C’est une fête des commencements, une danse des rencontres
Disse il punto alla virgola di essere stanco di riposare ai margini del discorso, ai confini della frase, là dove il pensiero si compie e la storia finisce
Non voglio cadere ed essere già caduto dal principio, rimanendo solo, a descrivere una linea Peso a me stesso le tonnellate di idee nate e uccise, i sensi rimasti, i passi azzoppati e le domande disarcionate
Sento il dramma, quello del prima, provo la colpa, quella del dopo
Vieni con me e danzeremo insieme il minuetto dell’intermezzo, senza scoprire la fine, il respiro quando prende e rinasce, il vento sopra la riga sotto orizzonte, la nota scomposta che piroetta indecisa sull’asse e poi si scioglie all’applauso delle figure tornate dal retro a riaffacciarsi sulla pagina vuota
Ed eccoli insieme scandire il passo, felici, senza ansia né trapasso
