Onirica γ

Scalavo una montagna. In mano reggevo un grande foglio di metallo luccicante dalla forma rettangolare e i bordi taglienti che usavo come bastone. Non era d’aiuto, ingombrava, rallentava il passo e sbatteva contro le gambe producendo il suono di un gong. Dovevo raggiungere delle persone che erano andate avanti. Dovevo …

Onirica β

In una città che non conosco. Città di vicoli, di ponti. Città di pietra. Cammino senza sapere dove andare. Non sono lì per caso, ma non c’è neanche una ragione. Arrivo a una piazza, ne raggiungo il centro esatto, alzo lo sguardo e osservo tutto intorno. Allargo le braccia e …

Onirica α

Ero a casa, nel paese dove sono nata. Era la casa di mia nonna, quella delle vacanze estive quando ero bambina, quella con l’ingresso grande e la cucina stretta. In cucina trovo mia nonna. Non la distinguo bene, è sempre in ombra. Ne percepisco solo la sagoma. Quando mi vede …