IL VESTITO BIZANTINO – 15

In mezzo alla cena di dirti addio Dimentico chi fosti forse aquila cieca O scoiattolo senza denti. Minaccia di aquilone Starlo a guardare per farlo volare Attonito di sé. Domani esisterò senza pace Né apice di storia la conca delle mani. Permesso di candore voglio amarti Simile al regno del …

IL VESTITO BIZANTINO – 14

I frac delle rondini commuovono sempre Soprattutto quando sono stati presi a noleggio Da altri volatili già sfiniti al Giorno di collasso alla balaustra Intorno al cavalcavia di notte Si presentano le truppe di secoli Le sconnessioni di abiti mal stirati. Allora l’eleganza della rotta Si fa trambusto contro lo …

IL VESTITO BIZANTINO – 11

La luce della scorribanda quando l’alone Promuove almeno un angelo E dal lontano lo disgela Per apparire vero tocco ecumenico Sopra tutta una vita. Allacciai le cinture Di sicurezza per uno svolazzo di prova Una passione svestita di cielo E subito avvenne che me ne andai Felice lince di aver …

IL VESTITO BIZANTINO – 8

Tornando dal camposanto vidi un’edera Sgangherata e giallognola. L’aria crepata Fece male ad anch’essa, io simile malatino Di scarpata dove la rondine non osa. Veneranda La rotta di fuggire un indice di nuvole A-geometriche o corrotte dal vento. La genesi della volpe mi rasentò il collo Bravura simmetrica alla resistenza. …

IL VESTITO BIZANTINO – 6

Il crollo nella ruggine è il mio ristagno Satanico stato dove imbruna La fola del partigiano in giro ovunque Nessuno illeso, nonostante. La donna della fuga fu caligine Rapporto calloso contro la bellezza La culla della gioia infante gaio. Ritorna la sconfitta dell’origine La gita satura di guardare dio Ormai …

IL VESTITO BIZANTINO – 1

Uccidi di me l’occaso La tragedia minuta di essere Serva scolara logora Sopra la gabbia che mi pulsa. Gelateria del Corso non fu l’infanzia Adulta dozzinale campare le esequie Di dì a dì. Patria confiscata la mia tasca Scaturita da elemosine angolari. Mi amò un ragazzo giovane giovane Valse per …

da OSPIZIO DI ADDIO – n.25

Sovente oscura perdere battesimo Lento scivolo all’ombra di perdenti Elemosina del faro l’arcipelago venoso Sotto la pelle livida di vecchi. E poi comunque non mi chiamo più Che argine per non affogare Le creste di galli che non cantano più. Senescenti le stelle da tempo opache Gridano le scemenze di …

da OSPIZIO DI ADDIO – n.27

Piange al sole, L’anima sconforta Sola consuetudine, breviario. Smacco la sillaba che viene Per la poesia il concerto Consorte di te che sei semantico Dio mio amore che non sai. Le nullaggini del ladro scimunito Montano a valanga. Crisi mistica La casa a tatuaggio ormai che resta Stanza malsana la …