IL VESTITO BIZANTINO – 24

Io ne vomito baraccata e semplice Fionda di pozzo. Nessuno accorse al Lato del fato. Miseranda calunnia Mi ha arresa. In agosto agonizzo Più del solito. Nella cisterna annegano I cuccioli non desiderati. Mondo d’infamia Mia è la voce che ti garrota tutto. Permeata dal silenzio della torre Vago alla …

IL VESTITO BIZANTINO – 23

Un criterio sonnambulo mi aggredisce Stratega del rantolo. Al capezzale c’è una darsena Che emigra ogni volta che viene abbracciata Dal cigolio delle suole l’infermiere Mi fa dormire finalmente Oltre il tempo. Prima del sonno gli dico Grazie compagno del nulla la frottola.

IL VESTITO BIZANTINO – 22

Velocista d’occaso il mio manubrio Brio nudo brio come quando seppi Purezza d’origine le fosche stesure Di poeti per caso ché fantasmi Ogni tanto s’inumano.

IL VESTITO BIZANTINO – 21

Gerundio occaso ergere la tomba La breve raucedine del rantolo Tutto curvo a spalar la fossa. Il mare è anziano di maree Nessun innamorato lo salva Dalle derive plastiche di scarti. Indovina di me chi fui quando Dovetti quasi perdere una gamba Per la scellerata scelta del motore. La luna …

IL VESTITO BIZANTINO – 20

Venne il sangue che mi spalò bambina Venuta appena alla luce la sciabola Di amarti. La mia vita è ricoverata In uno stallo. In una parvenza di abbraccio Ho visto esalare amore l’ultimo sfratto. Tagliole di elemosine guardarmi Così starò stonata dentro il rantolo Idillio di addio finalmente la morte …

IL VESTITO BIZANTINO – 19

Veronica la luna mi scompiglia il viso Così sostanza d’acqua sempre senza Piangere. La carrozzella per via grida elemosina La silloge del genio è senza madre Comunque soli. E la rendita del seno Invoglia la giara a spaccarsi si sparge Olio per volare un poco. In cella mi presento benestante …

IL VESTITO BIZANTINO – 18

Gendarme cavernoso questo suolo Silente con i dannati muscoli di terra Le vie dell’abaco non contano più È finita la crepa della sala d’aspetto. La giornata va perpetua al tramonto E il pazzo che gira in biblioteca Sonnecchia camminando senza leggere I dorsi dei libri che brillano al sole. Quasi …

IL VESTITO BIZANTINO – 16

Le fauci del sale in tutta rima Ridono a pallottole. Meringhe di addobbi Starsene felici contro il domestico fattore. E tu intruglia con la vergine la gioia Quella canuta stazza di aspettare Perché la nuda epoca è finita. Imparo a sentire le manette Le ambulanze danzanti Verso calunnie di rumori. …

IL VESTITO BIZANTINO – 15

In mezzo alla cena di dirti addio Dimentico chi fosti forse aquila cieca O scoiattolo senza denti. Minaccia di aquilone Starlo a guardare per farlo volare Attonito di sé. Domani esisterò senza pace Né apice di storia la conca delle mani. Permesso di candore voglio amarti Simile al regno del …

IL VESTITO BIZANTINO – 14

I frac delle rondini commuovono sempre Soprattutto quando sono stati presi a noleggio Da altri volatili già sfiniti al Giorno di collasso alla balaustra Intorno al cavalcavia di notte Si presentano le truppe di secoli Le sconnessioni di abiti mal stirati. Allora l’eleganza della rotta Si fa trambusto contro lo …