FIN DOVE

la stanza è un paesaggio sospeso tra terra e mare sul bagnasciuga corpi senza numero un varco per respirare aria al naso al campo visivo chiudere gli occhi abbandonarsi lontano da strade fuori del corpo dal ritmo che droga mani su mani teste su teste piedi su piedi su sabbia …

LA SCHEGGIA

le gibbosità dell’ombra del dubbio martellano scheggiano moltiplicano impossibile fermarlo infinita parte di un velo stratificato nella sua forma nulla della sua vera forma turbamenti della memoria capacità di reprimere esprimere tanto con poco la scheggia ignorata delinea il percorso

QUELLA

quella notte nel canneto da stella a stella il gracidare delle rane in concerto la complicità nel fruscio acquoso la tenue luminosità delle lucciole lo stupore sommerso dalle risate lo schioccare delle dita per segnalarsi disegni casuali graffiati in aria con quella cresta di canna quella lunghissima canna quella notte …

DA GIORNI NON SI PETTINA

da giorni non si pettina la finestra spalancata sull’azzurro il vento carezzevole sulla vallata i campanacci delle mucche salgono e scendono la scala musicale la cornacchia gracchia raschia l’aria i capelli lunghi aggrovigliati ramificano il vuoto il tonfo del pettine il vento carezzevole sulla vallata i campanacci delle mucche salgono …

CANUTA E BELLA NELLE RUGHE

A volte i volti scompaiono nel nulla scompaiono anche i luoghi dei volti le storie dei volti le parole dei volti smarriscono il loro significato significante Immobile sulla poltroncina canuta e bella nelle rughe nella camicetta serpeggiata da viole mammole esplora un universo sconosciuto quegli occhi verdeazzurro sperduti rubano l’ingenuità …

A VOLTE

a volte la stanza si distanzia la percorro mi fermo osservo parlo mi ascolto dissento non condivido senza battiti di ciglia senza sensi di colpa dal balcone percorro il sud della piazza raccolgo le cartacce le spiano le stiro le leggo anche senza scrittura si raccontano a volte mi ignorano …

HO SEGUITO LO SCORCIARSI DELLE NOTTI

ho seguito lo scorciarsi delle notti l’allungarsi dei giorni il chiaro e l’oscuro dei suoni l’accortezza sul chi va là seziono il respiro sul filo del rasoio dettagli su dettagli che scorporo dal naturale alloggiamento rifilo atomizzo ridò loro vita mi aiutano a capire a fare danno corpo al corpo …

IN QUESTO SUD

In questo sud dove la sulla galleggia nell’aria le sue mani grandi morbide calde schiacciano nuvole su nuvole sulla nuca sulle spalle il massaggio smuove dolcifica dissotterra la tempesta arriva improvvisa violenta il massaggio un messaggio un tiepido respiro  

COPERTA DALLA NOTTE

Coperta dalla notte L’ho visto incagliarsi Nella punta del quarto di luna Con la mano a vela Mi saluta lo saluto Sospinti dalla brezza notturna Tra l’ulivo e l’albicocco Le sue impronte sulla mia pelle  

L’ASSENZA

Lampi su lampi lontani Lampi al lupo al lupo La notte piove dolcemente Pioggia che ama la terra Ogni goccia una carezza Ogni goccia un coro dalle foglie cadute Ogni goccia una pugnalata Ogni goccia ogni goccia ogni goccia L’assenza