LE COSE IN QUALCHE MODO VANNO PUR RISOLTE
Ti inerpicavi a stento, le gambe di gesso, la lingua d’argilla, il terreno friabile, le suole lisce, mangiate dall’arsura, il cappotto rivoltato chissà quante volte, il primo bottone saltato, i bordi lisi, la trama inspessita dai giorni d’osteria, impregnato di fumo il cappello e le mani impegnate a tresette, liscio …