INUTILE AL DESTINO

E’ strano, c’è un cane attaccato in fondo a questa fune che tengo in mano: è arrabbiato e abbaia inutile al destino, alle rane e a un nano che passava di lì. Un cane strano l’ho già detto, un cane nano.

SINATRA

Scusami, è che stasera non mi va di parlare, non mi viene niente, nemmeno quando faccio finta di essere un giapponese e ti inondo le recchie di sillabe indecise, roboanti, retroflesse e ritorte come le radici della mangrovia, non viene nulla a parte questo silenzio carico di menzogne antiretoriche, perché …

ORVUAR

E’ un giorno di questi, che normalmente appartengono alla Primavera. Quindi potrebbe piovere: oppure l’erba dei campi, sotto a un cielo grigionero, potrebbe splendere di un verde cristallino, radioso, metallico. E’ un giorno come un altro, tra febbrajo e giugno. E allora si tratta di stendere i panni, di mettere …

LETTERE DAL FRONTE

Funziona così, che in Primavera c’è più freddo in casa che fuori. Oppure un’altra domanda è: perché gli italiani non chiamano più le loro figlie Delia? Credo che a pranzo mangerò dei ceci. Da fumare c’è per minimo un paio di giorni, due giorni di tranquillità. Per l’alcoolico basta girare …

CHISSA’

Passeggiare, osservare gli spazzini con le ramazze antiche, fatte con l’erica, che da noi si chiama scopa (appunto) – scegliere le buste giuste, col colore giusto, il vetro, la carta, l’umido, la plastica: è diventato difficilino buttare la spazzatura, e raccoglierla anche di più. Si continua a passeggiare – rimpiango …

LA FINE D’AGOSTO

Vedi che non sempre si dice il vero, anzi, non lo si dice mai, anzi, si dice quel che richiede lo scontro emozionale, cioè dico quando non dici quello che hai pensato, no, dici quello che richiede la situazione del momento, e diventi una persona totalmente diversa da come ti …

MS MORBIDE

C’è che a volte mi riguardo le nostre fotografie, e sto a serate a pensarti compulsivamente, all’indietro – ad altre primavere verde bottiglia. E succede invariabilmente che la vigile coscienza faccia scudo sulle immagini troppo ravvicinate, sul nudo, ad esempio – o su scene di passeggio nei boschi, tranquilli, io …

GIDDAP

E si sgomberava questo garage, grande, un garagione, e si trovava, in un baule, magari, roba vecchia di chissà quanto, oppure mezz’ancienne, modernariato direi, come una piccola cosa in plastica raffigurante la tazza del cesso, tutta in plastica bianca, con tanto di tubi di scarico e ciambella apribile. E allora …

VIVA IL BULLERI

C’è una regione del cervello dove si nasconde il dolore. E’ situata fra l’aorta e l’intenzione, citando un Poeta, un signore sfregiato in faccia e morto di tumore al polmone. E’ una massa dai contorni violacei e in qualche modo nubiformi. Cioè grigio scuro, tipo fuliggine, che è il colore …

QUESTA NON E’ UNA POESIA

Intanto mi continua a piovere addosso: e io ripenso ad una frase, un’espressione, un’inflessione nella voce che da ieri sera mi martella. Non ho capito. I doppi, tripli, quadrupli sensi che si possono cogliere in un qualsiasi enunciato: non ho capito a quale livello retorico ci si deve fermare. E …