CONVIVENZE

Ti sento. Sento il rumore delle tue mandibole, i denti che affondano nelle fette biscottate, lo sgranocchiare incessante, i semini di soia che fanno il giro della tua bocca e scendono giù, verso il buco del culo. Mangi, mangi in continuazione, sei vegetariano e mangi molto di più di noi …

ANDIAMOVI

Mi sveglio dolorante, sono stravaccato sul sedile del passeggero della Fiorino 127: apro a fatica gli occhi e accanto a me vedo Marco che si sta facendo una pera mentre guida – tiene il laccio con i denti, e il volante con il ginocchio destro. Chiedo se c’è nulla per …

LUI

– Sai, io credo nei segni – Nei segni – che segni, scusa? – Nei segni, nelle cose che mi succedono e che apparentemente sono casuali – cose, figure, oggetti, rumori… – Ah. – Per esempio, l’altro giorno parlando con mio padre mi è venuto in mente un angelo, si …

OBOE

Core de mama badando lemure contrario destra ho, avendo mira trappole obtorto crudo, quando strappo fari tra l’altro Giotto, avrei ha falsa veste binaria, rame. Ma sedendo e Mirandola da Montichiari castelli bestie foschia astieggia diluito gravemente, fava & costoni, ebbe. Ci tenevo.

ANADIPLOSI

Si senton le voci, in questa casa, la notte – di tutte le persone che qui han vissuto, che qui son morte. Stanotte la Tosca, che qui abitò fino al sessantanove, mi ha raccontato come faceva i tortelli di zucca. I “Brutti di zucca” come li chiamava lei, conditi con …

PAPELLE

Il tizio non ha un solo dente in bocca, non uno. E ride beato, allarga la bocca in uno spettacolo indecente di gengive violacee e sangue, qua e là. Al collo porta una catenina d’argento con un molare di alabastro appeso che penzola e sbatte contro al petto nudo e …

BOTTEGA RODARIO

C’era un negozio straordinario, che aveva l’orario al contrario: quando apriva – chiudeva, e chiudeva quando apriva. Non si capiva se si poteva comprare, né cosa comprare, per il semplice fatto che il proprietario del negozio al contrario era tutto matto.

INUTILE AL DESTINO

E’ strano, c’è un cane attaccato in fondo a questa fune che tengo in mano: è arrabbiato e abbaia inutile al destino, alle rane e a un nano che passava di lì. Un cane strano l’ho già detto, un cane nano.

SINATRA

Scusami, è che stasera non mi va di parlare, non mi viene niente, nemmeno quando faccio finta di essere un giapponese e ti inondo le recchie di sillabe indecise, roboanti, retroflesse e ritorte come le radici della mangrovia, non viene nulla a parte questo silenzio carico di menzogne antiretoriche, perché …

ORVUAR

E’ un giorno di questi, che normalmente appartengono alla Primavera. Quindi potrebbe piovere: oppure l’erba dei campi, sotto a un cielo grigionero, potrebbe splendere di un verde cristallino, radioso, metallico. E’ un giorno come un altro, tra febbrajo e giugno. E allora si tratta di stendere i panni, di mettere …