Storia di treni: Egon Schiele

Avrebbe disegnato Paul Bley al pianoforte o Mozart al clavicembalo; disegnava i treni che fermavano nella stazione dove lavorava suo padre; avrebbe disegnato l’orecchio perduto di Van Gogh o il nudo della Regina di Napoli; le ferrovie austriache non sapevano di avere un figlioccio così fedele. Per me egli è …

Storia di treni: N. Y. Subway

Tranquillo, amico mio, queste che dopo la mezzanotte viaggiano sulla metropolitana devono essere le madonne di Hieronymus Bosch (Charles Simic, Il mostro ama il suo labirinto, Adelphi, Milano p. 122)   (in memoriam Charles Simic)   Non parli, ma mi sorridi: la subway di New York illuminata a giorno (ma …

Storia di treni: Oltrepassare lo Stretto

A Villa San Giovanni spezzano il treno e, manovrando avanti e indietro, avanti e indietro il locomotore spinge le vetture nel ventre del traghetto. Il convoglio deve scomparire per oltrepassare lo Stretto, discendere a livello del mare che tocca e sostiene lo scafo. L’entrata in Sicilia è sempre ingresso nell’oltre, …

Storia di treni: Paul Cézanne

dipinge la valle del fiume Arc, Aix en Provence e la Montagne Sainte Victoire – il viadotto ferroviario della linea Aix-Marsiglia taglia il quadro. Il convoglio (bianco nella luce abbacinante di Provenza) transita sul viadotto lontanissimo e abbagliante. Osserva e dipinge da un’altezza di vertigine lo spazio che si dilata …

STORIA DI TRENI: ARRIVO A TOKYO

La gentile compagnia di amici aveva condiviso la musica del grammofono, non senza avere prima chiesto il permesso agli altri passeggeri; le note di Vissi d’arte accompagnarono i viaggiatori mentre il treno avanzava tra le risaie che lampeggiavano al sole – fruscio della puntina sul disco, fruscio delle ruote sulle …

STORIA DI TRENI: PERIFERIA DI BUENOS AIRES

Raccontano che viaggiasse in prima classe portando con sé la gabbia dentro cui sonnecchiava il suo gallo da combattimento preferito (pagava senza obiezioni tre volte lo stesso biglietto). Raccontano scrivesse ogni giorno una lettera d’amore alla Regina di Napoli che, ostinata, non accettava alcun giogo amoroso e le rispediva puntuali …

STORIADI TRENI: COSMODROMO DI BAJKONUR

Enkidu, cui gli dèi creandolo con l’argilla della terra avevano concesso forza e velocità eccezionali, si spostava per le steppe gareggiando con i cavalli e con le gazzelle. Si fermava ammirato solo quando a Bajkonur vedeva i treni trasportare gli enormi vettori alle basi di lancio. I suoi occhi di …

STORIA DI TRENI: TRENO NOTTURNO PER NAPOLI

La Regina di Napoli cantava Casta Diva davanti al pubblico dubbioso e malfidente. Il buio della sala retrocedeva sconfitto davanti alla sua voce sovrana. (Quando nel vagone-letto prima di addormentarsi la Regina di Napoli si dava piacere dichiarava il suo disprezzo per quei maschi in realtà impotenti). A ogni recita …

STORIA DI TRENI: STAZIONE DI GAGLIANO DEL CAPO (LECCE)

Qui vanno davvero a terminare i treni e la strada ferrata (questo non è un modo di dire): pochi chilometri oltre ci sono il Capo di Santa Maria di Leuca e il mare. Due vagoncini a trazione diesel uniscono il (quasi) ultimo paese del Capo al capoluogo di provincia, ma …

STORIA DI TRENI: STAZIONE DI CUNEO

Allo scalo ferroviario di Cuneo il capostazione-musicista guarda gli scambi: sono precisi e non sbagliano un solo scatto. Brillano lucidissimi alla luce del giorno, fanno dolcemente scartare i locomotori che, rigorosi, si avviano al deposito oppure alla composizione del convoglio o trascinano per accelerazioni graduali le carrozze verso la stazione …