S II ZONA E/12 34 SUD CITTA’ DEL CAPO
OPER DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA Dunque la forma mi sembrò più strana Vestivi di ombre tra le città sepolte L’umidità, i calcari, Migliaia di corpi sconosciuti Spuntando dalla terra ci indicò la mano
OPER DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA Dunque la forma mi sembrò più strana Vestivi di ombre tra le città sepolte L’umidità, i calcari, Migliaia di corpi sconosciuti Spuntando dalla terra ci indicò la mano
Rinascono d’incanto i sensi Il sonno, i viaggiatori e altro Dondola mentre scolpì la sera Si trasformò in budello Nella linguetta secca Precipitò la palpebra, così, perdutamente
Spuntasti tu, cosparsa di rombi e scaglie croccanti Eri una saldatura appena concepita: dritta lucente metrica Tebe, città del blu, che ne sarà degli elefanti?
Se non avessi i piedi? Profondità celesti Er – mess Grigio – cappello
436 176 GOTHEN SW Pensavi, e agitavi le tue mani Spingeva il giorno uomini giallo-ocra in corsa
Poi d’improvviso il tuo sorriso Un giorno si chiamava Tito un altro giorno Si posa sul mio tavolo il caffè per me Dagli oleodotti del Pulgar scesero a fiumi i morti
E’ solo un soffio il nome delle cose Più care chiusero le tue belle mani O Belegan cadavere vivente
Senza capelli ti ho rivista e senza labbra Verso Berlino andavi,
Pendevano, ondeggiando, dalle sue orecchie bizantine cerchi e anelli Un soffio risorgeva alle sue trombe sopra le spalle erette Le cose, sollevando, dentro la mano curva sulla parete ottava lobotomie, 100% sans erreur
Le tintorie al lavoro, la prima pioggia piomba Senti arrivare Ascolta l’aria: È un tetano l’amore, A