QUESTO LO CONOSCO

se ne esce subito male Lumicino, mandato che ha giù il primo boccone. «Questo lo conosco, è l’Oscar mio. Ecco perché stamattina gabbietta vuota.» «Ma cosa vai inventando? Forza bruta, ma niente palato. Questo è il gatto del fattore. S’aggirava qua per torno, ha provato ad arraffare qualche sorcio, e …

LUMICINO

Di anni, passa un mese e Lumicino ne compie quattordici, ma di cervello ne conserva la metà, a malapena arriva a sette. «Bene non le è riuscito, alla pora Amalia» rileva il Domo. «Meglio, no? Ce lo si accasa facile» dico io. E così ben si fa. Prima che rintocchi …

OCCULTAMENTO DI CADAVERE

Nonostante la tavola trezzichi e non venga facile scriverci su, taccuino alla mano e Domo propositivo e spiccio, accrocchiamo un paio di progetti per liberarci del corpo di madamigella Amalia, prima che Lumicino se ne accorga. D’altronde, sarà nostra premura accollarci il ragazzino, mica che lo possiamo lasciare solo con …

IL BANCHETTO

del mentre che servo a tavola entra l’Amalia che pare un temporale. «Disgraziato» strilla e mi s’avventa contro. «Sieda con noi, madamigella, chiami pure a Lumicino, che stasera si fa festa!» «Screanzato, ladro, assassino!» urla quella. Ed è allora, mentre cerco d’ammansirla, che con la coda dell’occhio vedo che che …

allev(i)are

«Meglio che figli» mi aveva confidato l’Amalia al fontanile mezza settimana indietro di tempo che fu. «A Lumicino hanno fatto gran bene, ci si diletta, ci si balocca, ci guadagna in tempo e salute. Sai che noia, da mattina a sera, ad annerirsi unghie per cavar rape e ravanelli pei …

SETTE BUCHI

«E sì che ha fatto proprio un gran bel lavoro, Cosimino» dico e maschero disgusto, gli occhi che m’entrano-escono dai sette buchi della gamba di legno del Domo. «Bell’affare» dice lui mentre la indossa e assesta cinghie. «Ve’, quel cuoio là? Era del paniere del mi’ babbo» dico io con …

GAMBA DI LEGNO

«Alzati, Domo, fine pigrizia» stimolo io, portandogli un beverone preparato per bene con la polvere fresca, mica con i fondi di avant’ieri. «Mi duole» dice lui e, da giorni e giorni, altro non aggiunge. «Mica che resti qui a far niente a vita eterna» incalzo io, seccato, ma non troppo. Il …

FUOCHI D’ARTIFICIO

nonostante anzitempo per festa del santo patrono, s’arrizza un gran boato, scoppio di luce e schegge, tante, a brillare. Altro che forziere, gioielli di pora nonna, refurtiva del Torchio. «Roba da primaguerramondiale» fa in tempo a dire il Domo. Prepotente com’è, m’ha sottratto la vanga e ha finito lui il …

ESEQUIE

Riuscito che sono a salvare testolina e una zampa, scavo una buchetta in mezzo al campo dissesto, all’ora che rientro dal lavoro. Dominici, meschino, m’occhieggia dalla finestra. Di soppiatto, tra le tende annerite di fumo, intravedo il lustro del cranio, la scintilla dell’occhio, la bocca larga come a dire pure …

A LETTO SENZA CENA

che poi, a notte, il materasso del pagliericcio crepita di pannocchie e tutto il mondo piccolo che mi porto dietro mi s’accartoccia dentro, e nello stomaco s’arbultica il vuoto. «Come hai fatto?» dico io. Il Domo si gira dall’altra parte e mica risponde. «Mi dici?» insisto e, conturbato, gli fisso …