FACCE TOSTE

Dentro ai cassetti trovo montagne di foto scartate, bruciate dalla selezione impietosa. Sono visi di sghembo, figure mosse e non identificate, paesaggi inquadrati senz’arte. Ma tutte queste patinate mai andate al macerano, chiedono dignità per uno spicchio di turchese, una fronda ben disegnata, l’effetto sfuocato in dissolvenza, l’interessante deformazione d’un …

FINALE DI PARTITA

Vorrei tenere a distanza la faccenda perché se m’avvicino diventerà affar mio. (Io) non gioco a scacchi, ma suppongo che sulla scacchiera ci siano dei pezzi che stanno fermi a lungo, rispetto ad altri che vengono spostati spesso. Ora quelli che sostano non sono assenti e neppure sono esclusi dal …

LO SFRATTO SENZA PREAVVISO

… e venne il ragno lupo vestito da presidente, che dalle foglie di violino passò al dittico della pittrice, peloso sullo spigolo inarrivabile, si fece notare stabile a tre centimetri dalla soluzione, ma ora per mancanza di metano sarà meglio imbacuccarsi e NON DARE A VEDERE, da presidente, nevischio, elemosina, …

AUTOCOMBUSTIONI

Nella sistole ventricolare alberga il ritmo inconscio che non riesco a licenziare. Lo esaltano le macchie rosse, le salite in collina, i viaggi in treno, i passaggi in galleria, le metropolitane. Spostamenti che provocano il jet lag faringeo. Per esempio sono stata tre giorni in galleria, da casa mia a …

LA GRAN BERO

Trovata la gran Bero, dopo averla indagata a lungo con frottage di croste vegetali, stava annidata in fondo allo zoccolo legnoso del suo regno sotterraneo. Prima del 1900 e prima del 1800 ne avevamo avvertito il morso chiaramente, ma dal 2000 il dèmone s’è autorizzato in multiplo opaco recinto ai …

SE L’INCHIOSTRO DI CHINA DISEGNA STRADE PERSE

Spostata, spostatissima sempre, lateralmente fuori campo  mentre si cerca e chiede l’adesione massima al centro. Defilarsi dall’identico edificato, lasciando l’altro all’altro, altrove. Non per generosità ma per impossibilità, datata ironia con mezza forma depressa. Disdirsi, contraddirsi  in quel pantano fresco del desiderio, consumare l’intralcio in deviazioni. Tabula rasa dell’ingenuità avvalora, …

LA CONFISCA

Ingiunzioni e divieti non fermano il diserbo che corrode rasoterra il percorso del riccio e della ghiandaia. Bruciano le parole nel nascere ad ogni tornante che promette di restituire il vasto orizzonte da tempo, troppo otturato e impropriamente. Invero, più in basso si raccoglie la lucida cartolina, dall’alto la ripresa …

LATTE CAGLIATO

La gravida spugna materna ha escluso la storia con gesto veloce: giù dai letti, via dai davanzali, da mensole, da tasche, da buste e da valige! Ha rastrellato ore e giorni di fatti veri, mandando in contumacia le impronte e del gatto la presenza selvatica e viva. Ha lustrato le …

SENZA IL REFRIGERIO DEL “CONDIZIONATORE”

Additano me, te, loro le grandi mani di bronzo ora appoggiate alle mensole, rinvenute in fondo alla baia e tutti incontra una testa illuminata dall’unico occhio vitreo, sospesa nel vuoto della stanza. La serva di Cleopatra, Orazio anacoluto, Elide in urna  e tantissime pedine, montagne di pedine, tra antefisse linguacce …

TROMPE L’OEIL

Stanno in bilico sulla curva parete le figure della storia. Alcune si sporgono cercando, altre guardano in alto estranee al fatto che si ripete. Nella buia foresta, sposalizi, annunci  dentro perimetri di pomi e aranci tutt’intorno alla stanza. Senza date certe si torna sui passi immaginando, nel verdino, nel roseo, …