da I GIORNI QUANTI (122)

Ascolto e riascolto Alina, di Arvo Part. Areta: come fai ad ascoltare queste ‘scalette’. Te le faccio io in quattro e quattr’otto. Gea: solo che lui le ha fatte prima di te. Bazlen: “L’unico valore è la primavoltità”.

da I GIORNI QUANTI (121)

“Puoi vestire generazioni di ragazzi e ragazze facendole felici se non sei un passaggio (o un paesaggio) sciocco.”   “Allora ho pensato a tutte le volte che sono stato per dei pomeriggi interi a annoiarmi col cuore in gola invece di salire su una bella tratta secondaria del treno, e …

da I GIORNI QUANTI (120)

“Per me le faccende degli angoli stanno così: se sono acuti sono buoni, se sono ottusi cattivi, e se stanno a novanta gradi c’è pareggio.” Erri De Luca   Non so perché ogni tanto mi affaccio. Lo faccio senza regola ma non per sgranchirmi. Perché mi aspetto che affacciandomi succeda …

da I GIORNI QUANTI (119)

Spero anche che lunedì non arrivi tanto presto, per una volta. Venerdì, grazie al fatto che Valeria Marini si è fatta aspettare tre ore a Villa Lampedusa, mi sono ritrovato impreparato agli eventi. Dopo tanti secoli ho sentito il desiderio di essere innamorato. La diciassettenne con cui lavoro ne ha …

da I GIORNI QUANTI (118)

La domenica non mi piace uscire in città. I movimenti della gente non mi piacciono. Così rallentati che non sembrano naturali. Quell’aria di riposo meritato che amalgama tutte le espressioni. Il bar dove finalmente ci si siede per guardarsi e invece è in altri giorni e in altri luoghi che …

da I GIORNI QUANTI (117)

Ogni notte un marito spara due colpi di calibro nove alla moglie. Dentro l’appartamento al terzo piano di fronte casa. Mi affaccio ma sono il solo ad affacciarsi. Possibile che tutti in questa strada abbiano il sonno pesante? Dalle persiane del terzo piano filtra una luce. Al risveglio, ogni mattina, …

da I GIORNI QUANTI (116)

MIEI-I-SUOI E SUOI-I-MIEI. Non è esattamente così che sta la questione, rispondo alla condomina che sale con me in ascensore. Con sacchetti di plastica che potrebbero essere miei i suoi e suoi i miei. Non è perché è la custode, dice, che possono permettersi di farle questo. Cioè, chiedo. Buttarle …

da I GIORNI QUANTI (115)

Vanno a scavare nei nostri sacchetti della netturbe per scoprire la nostra vita e ci riescono.   A un certo punto mi sarebbe piaciuto che tutti gli amici, quelli che scrivono e che sono così diversi da me e che sanno fare le cose che io so che sanno fare …

da I GIORNI QUANTI (114)

Cara, ieri sera siamo stati a prendere tempo con panelle arancinette e crocché di patate e una spruzzatina di Bavaria sotto il Biondo. Aspettavamo il maestro scendesse ma piazzetta Venezia era così bella e silenziosa e pulita che tutti e quattro, a un certo punto, avremmo messo la firma per …

a I GIORNI QUANTI (113)

Una serata. Non devo perdere tempo mi dico. Una serata con gli attori che ho conosciuto. Come può essere una serata con attori? Di cosa possono parlare gli attori? Gli attori possono parlare solo di teatro. Gli attori possono essere solo attori. Non desidereranno mai, dài, una serata in cui …