PER UN TABU’ DADA

l’ingresso aperto a tutti richiede immagini doxastiche, altrimenti si creano istituzioni culturali. quando borges andò a visitare cartesio dopo la sua elezione, era importante che ciò avvenisse nel ‘tempo’. cartesio sosteneva che i libri, soprattutto quelli ottimi, fossero solo macchine: l’atto di apparire/scomparire delle pagine è un esempio di ortografia …

C’E’ SEMPRE UN MESE INTERO NEL BARILE

c’è sempre un mese intero nel barile all’interno del libro. lo ascolto all’unisono. se di notte le donne dormono c’è sempre un buon motivo: è che il tempo non passa, e l’amore conduce solo al tempo. l’unica cosa certa che si può dire è che la ragazza portava un collo, …

PER UN PETTEGOLEZZO DADA

ho ricevuto una mail da wittgentein per parlare della natura della conversazione, in allegato c’è la sua tessera di malattia per spiegarmi come si sente. l’immaginazione di wittgenstein è molto limitata a causa dello stress quotidiano con cui ha a che fare, in quanto abita in una zona rurale. wittgenstein …

PER UNA RECENSIONE DADA

nel libro “socrate” di teeteto, il dialogo interno di platone si conclude così: “come chiede [il cuore]?”. platone spiega che il processo di pensiero richiede tempo o avviene all’improvviso, a meno che la stessa decisione non venga presa più volte. accettare “nessuna scelta” è come un cadavere che cade nel …

OPPURE, IN SECONDO LUOGO

oppure, in secondo luogo, quando spostiamo il lavandino, restiamo fermi sotto lunghe banderillas di ciliegio. il lavandino è punteggiato da un flusso pesante ma impreparato – tono e filtro, precisi. andiamo a lavarci senza girare alla svolta. fare un passo in una pozzanghera, di solito, significa perdere il taglio: nonostante …

MI INCHINO AL MARCIAPIEDI

mi inchino al marciapiede che sta tra le plissettature delle corde vocali. sono un mostro: le mie mani sono sedotte come fiori, e al mio cuore viene facilmente l’alito cattivo. oggi reggo una panchina sulla quale lo strillone del giornale sporge dai capelli di una vecchia cento lire. è intagliato …

LE POLTRONE CHE INDOSSAVO PER DORMIRE

le poltrone che indossavo per dormire per fare finta di essere grande dovevano sembrare un po’ infantili all’epoca. ho sognato che non erano diverse da una sedia a sdraio che aveva mio padre, e anche mia madre diceva che preferiva lavorare sulla sedia sotto al bicipite. una matassa di sogni …

UN POMERIGGIO DELLA SCORSA ESTATE

un pomeriggio della scorsa estate stavo lavorando un po’ troppo distrattamente, senza fare attenzione a quello che succedeva attorno a me, e non mi ero accorto del filosofo che mi si era avvicinato. da ragazzo avevo fatto parte di una rete di volontari per la salvaguardia dei filosofi, che erano …

UN GROSSO CAMION

un grosso camion era venuto a spiaccicarsi a tutta velocità sul parabrezza dell’auto ed era rimbalzato lontano, e sul parabrezza c’era una macchiolina di sangue nel punto in cui si era sentito il tonfo. lui rifletteva che d’estate, quando si viaggia coi finestrini abbassati bisogna stare attenti perché i camion …

LA SPINA DORSALE HA FACCE DIVERSE

la spina dorsale ha facce diverse, la sua verniciatura dorata è complicata dalle ali contenute, simili a petroglifi. il 10% del materiale, come previsto, è più che vetro, e sono richieste conoscenze tecniche di base anche soltanto per smaltarla di plastica finita. perciò, quando volo, la pelle torbida si aggrappa …