GATTOMAMMONE

8   Così, mentre il campo d’azalee s’apriva al suo passaggio e si richiudeva seccamente accarezzandogli le zampe, la sua coda fulminea esplose un getto caldo dal flusso luminescente che irrorò foglie e fiori, porcellane e teatri.   Gattomammone s’inoltrò col suo passo estenuato e scomparve sul piano dell’orizzonte, lasciando …

GATTOMAMMONE

7 In quel campo d’azalee Gattomammone s’era ritrovato dopo una notte di pioggia autunnale violenta lenta e fragrante. Come se quell’aria intensa e impalpabile lo attirasse versononsisadoveocosa. Un’aria che lo aveva fatto riemergere dopo secoli dal gomito di quella scaletta d’aprile: un’aria musicale, disegnata da un pittore preraffaellita, che orientava …

GATTOMAMMONE

6   Con la malinconia che correva lungo il pelo, preferiva le taverne di periferia dove in annoiata solitudine apriva mezz’occhio alle saltuarie femmine che, puntualmente, adoravano srotolargli la maestosa ed inesauribile coda che sapeva esibire come nessun altro.

GATTOMAMMONE

5 Gattomammone beveva Negroni alternandolo con Martini, detestava il sole, fumava senza respirare, cantava come uno chansonnier sull’orlo del suicidio, scriveva da dio. Vestiva con sobria eleganza e frequentava le sale teatrali, in passato era stato un mediocre attore da cantina, adesso i direttori del teatri di Broadway avrebbero fatto …

GATTOMAMMONE

4   Si fermò di scatto per alcuni interminabili secondi raggomitolando il codone fra le zampe e s’accovacciò, gli occhi semichiusi, in attesa della preda che con una sola e proditoria zampata avrebbe ghermito senza scampo. Non dormiva e vedeva e udiva ogni cosa ad un raggio sconfinato, sembrava cercare …

GATTOMAMMONE

3   Ma gattomammone nessuno l’aveva mai visto. Per questo, quella sera, lui stesso si stupì di apparire. E l’ombra si materializzò in un corpo flessuoso dal pelo fulvo dai riflessi d’ambra, dagli occhi brillanti come i diamanti del marajah dell’Assam, dalla testa fiera come il vincitore di Lepanto, dalla …

GATTOMAMMONE

2   Voci che favoleggiano d’incontri ai limiti del deliquio, tramandate da epoche in cui avventurarsi nelle campagne notturne era una sfida perduta e le città, al calar del sole, erano preda di sanguinose razzie dalle quali ogni difesa era preclusa. Voci che riferivano di corpi lacerati dopo un appuntamento …

GATTOMAMMONE

1   Dal gomito di una buia scaletta d’aprile un pugnetto di baffi rizzi e setolosi saettavano avamposto di un’ombra indolente che s’intuiva rannicchiata per l’agguato. Si rincorrevano antiche voci sul Gattomammone che popolava i fantasmi dell’infanzia: che abitasse i pozzi profondi pronto ad emergere con i suoi affilati artigli; …

LETTERA DI FERRAGOSTO

La brezza che schiude le persiane le pesche che si aprono alla bocca la gola che scivola nell’acqua la pancia del discover che borbotta Mario che incontro al Borgo Vecchio nella città che si difende dal deserto (ma dov’è finito quel bel deserto di una volta?) la cospirazione che si …

IN RITARDO (2)

vuoti il sole mentre spicchi il volo prima di posarti (ma ti posi mai?) e sull’aria flottanti le tue gambe di gelsomino beffando il tempo e  la sua musica   vuota il sonno disseminato di chimica e di miao-mao ridestato dalle languorose fisarmoniche dell’angolo parigino che scomparivano prima di apparire …