da MITOLOGIA DEL CENCIO – n.30

Con l’astio delle tenebre ti vissi

Innamorato filo di nonnulla.

Nulla bastò per la vicinanza

Zattera di vortice oceanico.

Esempio di mercato

Perdere il mio angelo

Nella gimcana crudele

Del doppio senza valore.

Rigagnolo a soqquadro il petto

Tutto stormito da spine di roveto

Giacché non mi ami più da lunghi

Spazio e tempo. La giraffa che

Volle il nostro amore affine

Si è fatta usignolo del deserto

Con la dea della palla colorata

Amata da tutti i bambini.

Odissea del mondo al viottolo

Recarsi con i buchi nelle scarpe

Dacché si perse il silenzio sacro.

Che siano beati i ciottoli alla tana

Quando l’albore commuove il giorno.

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