DAL PONTE

Appuntamento al ponte alle 18. Il poeta, n incognito nel suo impermeabile  chiaro, saliva dal lato passeggero. Si iniziava dallo stato del tempo, per inoltrarci tra vallette e colli con le luci riflesse ai finestrini che davano false indicazioni. Non so se fosse in cerca di qualcuno, conduceva lui verso …

ORSO

poiché io vedo delle cose se le sfioro col linguaggio così ho davanti alla mente quello che lo sguardo non può dare i suoni e il moto di un organismo morto non scomparso se scisso nelle parti del suo essere non può stare   inoltre se è vero che un …

SOVRACCOSCE

C’è questa cosa, dottore, che io la notte volo, ma no che volo per dire, per sognare, no – io volo davvero, ma davvero. Guardi, ho qui una falena presa ieri sera. Non prova che io abbia volato – dice lei. Va bene. E questo nido di nibbio? Neanche questo. …

RESIDUI 3

Il resto di una sottrazione] [   28 copie residue] in cima alla cartella del profilo è stata effettuata una prova di registrazione e il risultato è di tipo statistico 27 copie residue] di questo si è rotta ma è comprensibile la fascia del tempo medio necessario al momento non …

OGNI COSA HA IL SUO POSTO

L’ ordine mi rasserena, rimette a posto le cose. Come la musica. Da bambino era ordine il portapenne nella tasca centrale dello zaino, mio padre seduto a tavola alla mia destra, mia madre di fronte, le persone che non mi piacevano a debita distanza, i vetri della mia camera puliti. …

ora che (29) – marzo 1980 –

(4.4.80 ore 16) – sono quasi congelato quasi pietra e infine quasi febbre visiva – ragazzo dimmi dove devo stendere questi merletti queste corde di farfalle intrecciate e se devo nascondermi la faccia con tutt’e due le mani vedi tu che pomeriggio giallo-arcano é questo per tutti i marchesi e …

FRANCESCO 1

Ha mani aperte che sembrano chiodate. Mi scrive da lontano ad ampi gesti floreali. Cioè, da questa vicinanza rotolante. Mi parla a spighe, a rami di olivo. Non può essere. L’essere è il nulla, mi direbbe.

LA STAGIONE DELLA CACCIA

eadem mutata resurgo[i]     nella stanza del dottore la bambina cronicamente bisognosa gioca   i.   litighiamo hai sulle spalle una donna facciamo l’amore tu in piedi con la donna sulle spalle ed io seduta sul bordo del tavolo   ii.   avanziamo monetine pochissime parole tocchi gli orli …

dal Libercolo dei Transeunti – IL SORTEGGIO

Il nuovo paesaggio è un fondo senza pozzo. Senza specchio. Senz’acqua.   Commento al testo   Forse basta volerlo e tutto può diventare indimenticabile. Gli alberi hanno memoria anche dei Fulmini che saettarono nella Notte dei Tempi. Chiassose fandonie sono spalmate come oro colato sugli avvisi. La vita è incontentabile. …