SETTEMBRATA (12)

Garriscono al vento con frastuono assordante, le bandiere delle convinzioni scivolate via con gli anni. Non resta che un vestito a fiori che segue il ritmo del vento con profilo di naso aquilino, che no, non valorizza un viso già provato dalle preoccupazioni. Se solo la scollatura facesse intravedere un barlume di speranza, i denti che stringono il movimento ritmico avanti e indietro risulterebbero più bianchi che avorio. Sono troppi i pensieri, tanti che non riesco a contarli. Un pantalone della tuta viola non è il massimo da proporre a una cena di gala. È anche vero che a te sta bene tutto, però a volte
esageri.

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