l’asteroidicello gamma (il lavoro mentale) 8’78

dovrei ripetere qui cose che sogno in sua compagnia ad alta voce. e spesso accompagnate-sollecitate da un sottofondo di discomusica.
ma ci sono ripetizioni che mi restano impraticabili. parlare per me é piacevole scrivere no.
teoricamente si teoricamente dovrei limitarmi a scrivere l’inevitabile. ma non é così. ma non é così affatto. perché se tu brusco mi dici ‘tutto é ripetizione’ io dopo un attimo con guido confermo ‘é vero’.
ora però penso questo: che si potrebbe con gli anni, via via rallentare il ritmo della ripetizione. trasformando certi acuti di una volta in barriti lunghi certe freccine volanti ben diritte in cingolati esitanti sull’erba.
c’é poi il fatto che col tempo capita con più alta frequenza che si debbano aspettare le scansioni dei tempi più giovani il compiersi in altri più giovani delle ripetizioni che in me vecchio si sono anche perdute per virtù di memoria per stile dell’attenzione per sviluppo citologico.
quando ti stupisci della mia fredda reazione a eventi che fanno ribollire ricordati che per sentenza gnomica il meglio e il peggio stanno sempre a irriducibile distanza dal qui-ora.
semmai la mia stessa freddezza sarà un modo di bloccare nel qui-ora col ‘resto’ il meglio il peggio.

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