l’asteroidicello gamma (il lavoro mentale) 8’78

dovrei ripetere qui cose che sogno in sua compagnia ad alta voce. e spesso accompagnate-sollecitate da un sottofondo di discomusica.
ma ci sono ripetizioni che mi restano impraticabili. parlare per me é piacevole scrivere no.
teoricamente si teoricamente dovrei limitarmi a scrivere l’inevitabile. ma non é così. ma non é così affatto. perché se tu brusco mi dici ‘tutto é ripetizione’ io dopo un attimo con guido confermo ‘é vero’.
ora però penso questo: che si potrebbe con gli anni, via via rallentare il ritmo della ripetizione. trasformando certi acuti di una volta in barriti lunghi certe freccine volanti ben diritte in cingolati esitanti sull’erba.
c’é poi il fatto che col tempo capita con più alta frequenza che si debbano aspettare le scansioni dei tempi più giovani il compiersi in altri più giovani delle ripetizioni che in me vecchio si sono anche perdute per virtù di memoria per stile dell’attenzione per sviluppo citologico.
quando ti stupisci della mia fredda reazione a eventi che fanno ribollire ricordati che per sentenza gnomica il meglio e il peggio stanno sempre a irriducibile distanza dal qui-ora.
semmai la mia stessa freddezza sarà un modo di bloccare nel qui-ora col ‘resto’ il meglio il peggio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

MOTEL CRACOVIA
Nel corso di un galà per un non meglio precisato anno dalla fondazione di una certa associazione, un giovane dall’aria Read more.
CUT UP #19
sta’ a sentire: telegrafò a Cuba che era impossibilitato, mentre infuriava corse la punta azzurro chiaro che. sono ormai dispersi. Read more.
da I GIORNI QUANTI (9)
Appena la caffettiera è sul fuoco, ho poco più di un minuto di cui approfittare. Capovolgo la tazzina, svito il Read more.
POMERIGGIO
«Portatemi il tramonto in una tazza di the» Emily Dickinson Luce riflessa di sole inonda gialla cucina, striscia sulla dispensa Read more.
ANIMALI DOMESTICI (E NON) 6
Quando Carlo pestò una cacca del cane di Luca fu la cesura definitiva con le storture che il gatto di Read more.
da OSPIZIO DI ADDIO – n.11
Svenderò l’ora inquieta La strofetta che resta ai moribondi Basata sul cancello sbarrato. Avaria la flaccida diagnosi È morire che Read more.
LACRIMAE RERUM 29
Gettò  tutti i libri dalla finestra. Li vedeva volare nel ventoso pomeriggio, cadere sull’asfalto, bianchi, rossi, gialli; volavano facendo un Read more.
SCAFFALE 102 – 160125
Dèpliants animati per artisti invecchiati Niente selfie nel cesso (come le dive) Ho un ratto matto sulla spalla Sono gli Read more.
BECCO BUNSEN e altri stereotipi
15. è in provincia le fòrmica di miccia detto che all’angolo entra nel vano nel sipario scartano in filiere stracche Read more.