Storia di giostrai (3)

Mi legai d’amicizia con Bolaño nell’estate in cui lavorava come guardiano notturno di un campeggio. Dopo la chiusura del luna park a notte fonda passavo a trovarlo e due birre gelate accompagnavano la conversazione.

Anni dopo mi mandava i suoi libri ai diversi indirizzi che gli comunicavo di volta in volta per telefono e in ognuno di essi rivedevo (e rivedo) la luce del lampione accesa sulla garitta di guardia, l’oscillare del palmizio lì accanto.

Gli ho sempre creduto quando mi raccontava del suo clandestino ritorno in Cile durante gli ultimi giorni di Allende – ancora adesso mi sorprendo a fantasticare del mio luna park caricato su di una nave, sbarcato a Valparaíso e portato in treno fino a Santiago: c’era allegria e speranza nei giorni del presidente Allende, un luna park politico accampato alla periferia della città socialista, Roberto detective selvaggio che scrive romanzi, io cane romantico a zampettare tra le mie giostre simili a enormi polpi addormentati sotto i teloni verdi e grigi di giorno, scintillanti di luci e di musica la notte, i loro benevoli tentacoli illuminati e mobili nel cielo notturno

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

quale magnifica (da INSETTI 2002)
il pianeta sta per chiudere quale magnifica condizione   l’associazione degli agonizzanti lambisce frenetica il periodo Read more.
COSE DEMENTE
parlo, io, invece, parlo come fosse pioggia, temporale di parole, parlo sempre, io, niente zitto mai, giusto il dormire, che Read more.
da I GIORNI QUANTI (111)
Di un collega al giornale racconta il fotografo. Via Mariano Stabile, tarda mattinata domenicale. Avevamo finito, avevo le fotografie, saremmo Read more.
monologo esteriore n. 4
non ho ancora imparato a pensare un pensiero alla volta con queste maree che inondano me tra la cucina [e Read more.
SONNO
Stiamo dormendo e mentre mi abbracci diventi un manichino. Diventi leggerissima e galleggi nell’aria. Siamo circondati dalle acque. Siamo circondati. Read more.
da DIARIO PALERMITANO (13)
Fragore assordante. Forse è caduto un palazzo. Con il motociclo svolto a destra; alle spalle, fumo e polvere. Svolto a Read more.
CHI SONO
mi chiamo Ettore Bultrini, di professione estrattore. C’è un ritorno di minaccia nella parola che designa il lavoro che faccio, Read more.
IL VESTITO BIZANTINO – 72
Morirò col fiato al collo E da sùbito figuro di perdermi Nella manciata di anni che mi offende. Cialda amara Read more.
L’ANIMA DEL GATTO 6
Si disse tra noi arancio trifogliato spinosissimo e fu già sopra ad ogni ramo, attendeva già al mappale dieci della Read more.