LA DAME

La dame dans les mots de son chapeau

Entre les passages oubliés de la mémoire

 

cresceva di ventre e capelli, tra asole e bottoni, occhi forati per l’innesto di tempi e voci. Si alzava, imponente, legata da vocali di carne lasciate come scampoli di stoffa da chi aveva tagliato vesti su misura per poi far cadere il ditale, additando il vuoto oscuro, l’interno cavo smarginato, smangiato dal morso del grido beffardo e ingenuo ritrovato ad ogni puntura di spillo. Si girava, sinuosa e sibilante, nel boa di curve ripetute, anse di ansie, stirate con la miglior cura dal ferro intransigente e acuto, e poi sbordate nel lampo di forbice dell’ultima ora. Agghindava la danza con rituali di piume, vapori effimeri e gutturali, rigurgiti profondi risucchiati dal secchio del tintore per dar colore al pianto e fermare il bianco del silenzio.

In vetrina, il prezzo caduto rimaneva a saldo di un sordido mercanteggiare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

9
Il momento è quello che è la disorganizzazione deve essere tenuta il più alta possibile ha importanti applicazioni  il controllo Read more.
Portami a ballare un finale diverso (9)
Gli amici ritornano per te, andiamocene a casa e non ci pensare. Ci servirebbe un ponte a ponente per arrivare Read more.
quale magnifica (da INSETTI 2002)
il pianeta sta per chiudere quale magnifica condizione   l’associazione degli agonizzanti lambisce frenetica il periodo Read more.
COSE DEMENTE
parlo, io, invece, parlo come fosse pioggia, temporale di parole, parlo sempre, io, niente zitto mai, giusto il dormire, che Read more.
da I GIORNI QUANTI (111)
Di un collega al giornale racconta il fotografo. Via Mariano Stabile, tarda mattinata domenicale. Avevamo finito, avevo le fotografie, saremmo Read more.
monologo esteriore n. 4
non ho ancora imparato a pensare un pensiero alla volta con queste maree che inondano me tra la cucina [e Read more.
SONNO
Stiamo dormendo e mentre mi abbracci diventi un manichino. Diventi leggerissima e galleggi nell’aria. Siamo circondati dalle acque. Siamo circondati. Read more.
da DIARIO PALERMITANO (13)
Fragore assordante. Forse è caduto un palazzo. Con il motociclo svolto a destra; alle spalle, fumo e polvere. Svolto a Read more.
CHI SONO
mi chiamo Ettore Bultrini, di professione estrattore. C’è un ritorno di minaccia nella parola che designa il lavoro che faccio, Read more.