ti ho detto per vent’anni un caffè lungomacchiatofreddo. Sono uscito per vent’anni di casa per dirti questo.
Non avevo nient’altro da dirti. Dopo vent’anni, Azim l’arabo occhioperlaceo mi offre oggi il tuo orecchio
candito. Mentre bevo il caffè. E sento il mare, nel caffè. E i colori. Portami Azim l’arabo occhioperlaceo che
mi offre oggi il tuo orecchio candito. Per i prossimi vent’anni. Mentre bevo il caffè, lungo macchiato freddo.
Per sentire il mare. E il vento. E non avere nient’altro da dirti.
CAFFE’ – n.38
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