quando c’era il cane

quando c’era il cane i nostri denti digrignavano i denti (fortunatamente c’era una sciarpa). la tua
leggerezza era come una doppia anatra, quindi la lunghezza era doppia, e includeva caramelle. poi
l’osso è esploso (nella pancia di legno) e l’altro osso dietro era una caramella al tonno (quindi non si
poteva mangiare). sulla tua sedia c’è adesso uno schema di ponzi che ha rovinato tutto: c’è un cerchio in
cui dei mulini a vento stanno aggrovigliati come un rettile (una fornace metaforica). la limousine
planetaria più popolare, mi dici, è la limousine a gas, dove un cesto intenso invade il pianeta. il fardello
è abbastanza grande e visibile come un cappello. vivi, non diventare un bancone.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

9
Il momento è quello che è la disorganizzazione deve essere tenuta il più alta possibile ha importanti applicazioni  il controllo Read more.
Portami a ballare un finale diverso (9)
Gli amici ritornano per te, andiamocene a casa e non ci pensare. Ci servirebbe un ponte a ponente per arrivare Read more.
quale magnifica (da INSETTI 2002)
il pianeta sta per chiudere quale magnifica condizione   l’associazione degli agonizzanti lambisce frenetica il periodo Read more.
COSE DEMENTE
parlo, io, invece, parlo come fosse pioggia, temporale di parole, parlo sempre, io, niente zitto mai, giusto il dormire, che Read more.
da I GIORNI QUANTI (111)
Di un collega al giornale racconta il fotografo. Via Mariano Stabile, tarda mattinata domenicale. Avevamo finito, avevo le fotografie, saremmo Read more.
monologo esteriore n. 4
non ho ancora imparato a pensare un pensiero alla volta con queste maree che inondano me tra la cucina [e Read more.
SONNO
Stiamo dormendo e mentre mi abbracci diventi un manichino. Diventi leggerissima e galleggi nell’aria. Siamo circondati dalle acque. Siamo circondati. Read more.
da DIARIO PALERMITANO (13)
Fragore assordante. Forse è caduto un palazzo. Con il motociclo svolto a destra; alle spalle, fumo e polvere. Svolto a Read more.
CHI SONO
mi chiamo Ettore Bultrini, di professione estrattore. C’è un ritorno di minaccia nella parola che designa il lavoro che faccio, Read more.