COLMOVENT

Dopo mesi di appostamenti, finalmente, ha scoperto sé stesso fare il nido su un lampadario. Giorni passati a osservarsi, pranzi andati in fumo, ferie saltate addirittura, servito tutto a niente: non si spiegava quel vento improvviso di battito d’ali, il frullo dei fanelli, i chicchi di grano trovati ogni mattina nel corridoio. Ma è bastato un momento invece, proprio il momento inaspettato (l’attimo, cioè, in cui si è assopito) e attraverso la porta socchiusa, finalmente, ha intravisto le lamiere di un treno. Ha sentito il fischio di una caldaia. Ha avvertito il puzzo del fumo. Qui, per quanto ci riguarda tempo buono, vento ovest-sud-ovest, 11 gradi, punto di rugiada 8 gradi. Abbiamo ipotizzato che la sua immaginazione stesse per sommergerlo. Che la scoperta potesse dissolversi se non si sbrigava. Ma anche che prima che questo accadesse forse poteva raggiungere il nocciolo della questione: abbiamo visto quanto mangia ultimamente. Sembra ingrassare all’infinito.

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