PRIMAVERA

Gloria del tuo crepuscolo

Saccheggiato dalle rondini

Senza che indelebile

Ne possieda io l’inchiostro

Nello sbuffo dei biancospini

Che si perdono tra i viottoli…

Evolveranno in teschi

Che garriscono gli ordini

Sullo STARNBERGERSEE  dei sibili

Di tuberi già secchi?

Ah, E., il tuo mese è fiele

Ah dei tramonti est

Crepuscoli coi vostri lemuri

April is the cruellest

Month, breeding lilacs out of

The dead land, mixing memory,

Col soffio dei tenui morti

Con l’afflato dei flebili vivi…

Ah delle albe aurora

Che carda la linea degli armoniosi coltivi

Dove vanno, nei corpi smembrati in inedia

A orizzonte di spettri che impagliano sedie

Su in solaio nel tuo distretto pallido principe

Splenetico principe col complemento dubitativo,

Sommessamente emuli

Delle nebbie che affaticano

Gli argentei gattici, i vivi

Sapendosi i cresimandi di morte…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

9
Il momento è quello che è la disorganizzazione deve essere tenuta il più alta possibile ha importanti applicazioni  il controllo Read more.
Portami a ballare un finale diverso (9)
Gli amici ritornano per te, andiamocene a casa e non ci pensare. Ci servirebbe un ponte a ponente per arrivare Read more.
quale magnifica (da INSETTI 2002)
il pianeta sta per chiudere quale magnifica condizione   l’associazione degli agonizzanti lambisce frenetica il periodo Read more.
COSE DEMENTE
parlo, io, invece, parlo come fosse pioggia, temporale di parole, parlo sempre, io, niente zitto mai, giusto il dormire, che Read more.
da I GIORNI QUANTI (111)
Di un collega al giornale racconta il fotografo. Via Mariano Stabile, tarda mattinata domenicale. Avevamo finito, avevo le fotografie, saremmo Read more.
monologo esteriore n. 4
non ho ancora imparato a pensare un pensiero alla volta con queste maree che inondano me tra la cucina [e Read more.
SONNO
Stiamo dormendo e mentre mi abbracci diventi un manichino. Diventi leggerissima e galleggi nell’aria. Siamo circondati dalle acque. Siamo circondati. Read more.
da DIARIO PALERMITANO (13)
Fragore assordante. Forse è caduto un palazzo. Con il motociclo svolto a destra; alle spalle, fumo e polvere. Svolto a Read more.
CHI SONO
mi chiamo Ettore Bultrini, di professione estrattore. C’è un ritorno di minaccia nella parola che designa il lavoro che faccio, Read more.