LETTURA PUBBLICA

Dietro al tizio che sussurra versi nel microfono c’è una grande finestra che dà sul corso: si vedono i passanti – assorti, svagati, melliflui. Siamo in una biblioteca, ci saranno si e no una ventina di persone. Il poeta indossa una giacca verde cupo, pantaloni neri e una maglia amaranto. Ha un tatuaggio: una riga nera torno torno il collo. Capelli rasati a uno. Da dietro, improvviso, un flauto: ci voltiamo a guardare il musicista – applaudiamo svogliati.

Fuori, sul corso, c’è un tale – un passante – che spiaccica la faccia al vetro del finestrone: grosse borse sotto agli occhi rossi infiammati. Ha le labbra annerite dal troppo vino rosso, nonostante sia mattina.

Ha i capelli rasati a uno – una riga tatuata tutt’ intorno al collo. Una giacca di velluto verde.

Una maglia color amaranto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

9
Il momento è quello che è la disorganizzazione deve essere tenuta il più alta possibile ha importanti applicazioni  il controllo Read more.
Portami a ballare un finale diverso (9)
Gli amici ritornano per te, andiamocene a casa e non ci pensare. Ci servirebbe un ponte a ponente per arrivare Read more.
quale magnifica (da INSETTI 2002)
il pianeta sta per chiudere quale magnifica condizione   l’associazione degli agonizzanti lambisce frenetica il periodo Read more.
COSE DEMENTE
parlo, io, invece, parlo come fosse pioggia, temporale di parole, parlo sempre, io, niente zitto mai, giusto il dormire, che Read more.
da I GIORNI QUANTI (111)
Di un collega al giornale racconta il fotografo. Via Mariano Stabile, tarda mattinata domenicale. Avevamo finito, avevo le fotografie, saremmo Read more.
monologo esteriore n. 4
non ho ancora imparato a pensare un pensiero alla volta con queste maree che inondano me tra la cucina [e Read more.
SONNO
Stiamo dormendo e mentre mi abbracci diventi un manichino. Diventi leggerissima e galleggi nell’aria. Siamo circondati dalle acque. Siamo circondati. Read more.
da DIARIO PALERMITANO (13)
Fragore assordante. Forse è caduto un palazzo. Con il motociclo svolto a destra; alle spalle, fumo e polvere. Svolto a Read more.
CHI SONO
mi chiamo Ettore Bultrini, di professione estrattore. C’è un ritorno di minaccia nella parola che designa il lavoro che faccio, Read more.