IL FIRMATARIO

Credere nei bei tempi andati (che veramente siano stati migliori di quelli che ognuno vive al presente – gli unici a essere stati veramente felici) è un’illusione universale. Non c’è essere umano che non li rievochi con nostalgia, dimenticando che ogni passato felice è stato allo stesso tempo il presente meno felice di qualcun altro che in quel momento rimpiangeva un passato felice che a sua volta era stato il presente meno felice di un altro ancora. In una catena di lamentazioni millenaria. Che parte dai miei figli, che già, incredibilmente, parlano di bei tempi passati, e finisce nel Mesolitico dove secondo Mircea Eliade (Storia delle credenze e delle idee religiose) l’uomo professava già il culto dell’antenato mitico e ricordava l’era glaciale precedente come il “paradiso dei cacciatori”.

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