LA LUNA AL BINOCOLO COME LA CARCASSA

Al punto
Sciamava un visibilio di farfalle
Il finocchio selvatico dell’anno scorso
Ad ingagliardire i cuori la lista dei desideri
Freud: Posso raccomandare la Gestapo a chicchessia
Fuorimano
La luna al binocolo come la carcassa del riccio di mare che ha perduto i suoi aculei verde rame e ruggine
madre baldracca dei disperati, impreca trascinandosi lungo il muro della capitaneria di porto
vecchio Pegaso di ritorno lemme lemme occhi a terra dimenticato
vive tra cumuli di oggetti in una specie di tana che nessuno vorrebbe abitare
ha provato a fare ordine
ma è meglio qualcosa altrettanto grande quanto l’ordine impossibile
che non torna nelle nostre debolezze

Squadernare


Se te la senti mostra l’universo
che tenta di ripartire e darla a bere agli dei

l’essere e’
Una scimmia che non dice

Pastorello mozzafiato monarca

donnaiolo che non arretra passo

cane padrone memoria nella casa vuota

a saldo dei massimi sistemi
risponditi da solo



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

9
Il momento è quello che è la disorganizzazione deve essere tenuta il più alta possibile ha importanti applicazioni  il controllo Read more.
Portami a ballare un finale diverso (9)
Gli amici ritornano per te, andiamocene a casa e non ci pensare. Ci servirebbe un ponte a ponente per arrivare Read more.
quale magnifica (da INSETTI 2002)
il pianeta sta per chiudere quale magnifica condizione   l’associazione degli agonizzanti lambisce frenetica il periodo Read more.
COSE DEMENTE
parlo, io, invece, parlo come fosse pioggia, temporale di parole, parlo sempre, io, niente zitto mai, giusto il dormire, che Read more.
da I GIORNI QUANTI (111)
Di un collega al giornale racconta il fotografo. Via Mariano Stabile, tarda mattinata domenicale. Avevamo finito, avevo le fotografie, saremmo Read more.
monologo esteriore n. 4
non ho ancora imparato a pensare un pensiero alla volta con queste maree che inondano me tra la cucina [e Read more.
SONNO
Stiamo dormendo e mentre mi abbracci diventi un manichino. Diventi leggerissima e galleggi nell’aria. Siamo circondati dalle acque. Siamo circondati. Read more.
da DIARIO PALERMITANO (13)
Fragore assordante. Forse è caduto un palazzo. Con il motociclo svolto a destra; alle spalle, fumo e polvere. Svolto a Read more.
CHI SONO
mi chiamo Ettore Bultrini, di professione estrattore. C’è un ritorno di minaccia nella parola che designa il lavoro che faccio, Read more.