“Una web cam filosofica” di Gaetano Altopiano

Stamattina, su mia richiesta, una certa signora finalmente mi manda una foto del culo. Tutto eccitato apro la posta, mi tremano quasi le mani, ma appena clicco rimango di stucco. Merda. L’immagine è troppo ravvicinata, sproporzionata, questa vuole fare la toca ma è solo un’incompetente: ha zummato troppo sul buco e il risultato è mostruosamente preciso. Che cacchio è questa cosa? E’ un maledetto particolare. Anatomia umana, per giunta delle migliori. Pagina vattelappesca del tomo del cazzo di proctologia di pincopallino. Tirato fuori dal contesto e prepotentementeingrandito così, quel ricettacolo di piacere non sembra più quello che mi aspettavo, ma quello che è. Così imparo.   

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

9
Il momento è quello che è la disorganizzazione deve essere tenuta il più alta possibile ha importanti applicazioni  il controllo Read more.
Portami a ballare un finale diverso (9)
Gli amici ritornano per te, andiamocene a casa e non ci pensare. Ci servirebbe un ponte a ponente per arrivare Read more.
quale magnifica (da INSETTI 2002)
il pianeta sta per chiudere quale magnifica condizione   l’associazione degli agonizzanti lambisce frenetica il periodo Read more.
COSE DEMENTE
parlo, io, invece, parlo come fosse pioggia, temporale di parole, parlo sempre, io, niente zitto mai, giusto il dormire, che Read more.
da I GIORNI QUANTI (111)
Di un collega al giornale racconta il fotografo. Via Mariano Stabile, tarda mattinata domenicale. Avevamo finito, avevo le fotografie, saremmo Read more.
monologo esteriore n. 4
non ho ancora imparato a pensare un pensiero alla volta con queste maree che inondano me tra la cucina [e Read more.
SONNO
Stiamo dormendo e mentre mi abbracci diventi un manichino. Diventi leggerissima e galleggi nell’aria. Siamo circondati dalle acque. Siamo circondati. Read more.
da DIARIO PALERMITANO (13)
Fragore assordante. Forse è caduto un palazzo. Con il motociclo svolto a destra; alle spalle, fumo e polvere. Svolto a Read more.
CHI SONO
mi chiamo Ettore Bultrini, di professione estrattore. C’è un ritorno di minaccia nella parola che designa il lavoro che faccio, Read more.