MUTAZIONI 2

Continuo a non avere voglia di scrivere. Ma desiderio e consapevolezza rimangono dei sinonimi, mio malgrado, anche a distanza di quattro giorni o di quattro secoli: i due significati non si modificano come la carne, incessantemente. Durano. Ci pervadono. Ci costringono a misurarci con loro. Questo perciò mi inchioda alle responsabilità e oltretutto c’è il rischio che tanta inattività mi conduca a un punto morto. Mor-to. Ho sturato il cesso, ho pulito il giardino, ho sistemato ben bene la ghiaia in compenso. Ho cambiato due rubinetti e potato gli oleandri della stradella guadagnando un po’ di sollievo alla fine. Sudore liberatorio. Poi sono mutato in lucertola, in iguana, in varano di Komodo e di nuovo in uomo. Ma del piacere di scrivere nemmeno l’ombra. 

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