(L’OCCHIAIA. 13.) di Elio Coniglio

   In assoluto silenzio, lo sguardo di ciascuno di noi fisso dritto sulla nuca di chi lo precede, attraversiamo una   crepitante distesa di spighe alte, curve e di un rossiccio in certi tratti troppo intenso, quasi riottoso. Chi ci guida, passo dopo passo ci guida con formidabile istinto animalesco fino all’inizio del nuovo giorno. E di giorno in giorno, di stagione in stagione, noi e le irraggiungibili vette di queste montagne ci fronteggiamo, soppesandoci con una diffidenza che con col passare del tempo a poco a poco si sta trasformando in complicità, da ogni possibile angolazione prospettica…

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