LA TARGA DEL PESCATO

Se scali i paradisi artificiali

rimangono due atomi, tre sali,

che cali la presenza della nebbia

ha un che di vuotatrebbia medioevale,

non te ne incaricare, scampaforca.

Sbava la seppia squartata sulla greppia,

la cheppia dà l’ultimo sbadiglio a bocca larga,

prima di morire sulla targa del pescato,

siamo un danno mal ristrutturato,

una fatica del men che non si dica,

illudendoci di sembrare cosa antica

con tutte quelle rime cuore amore

mescendo i peli dell’ortica

dentro una rubrica sporca,

e c’è chi liscia gli attributi a Garcia Lorca.

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