LA STAZIONE

 

Affacciati alla finestra e guarda, Annalodovica. Vedi tutte quelle guglie e spuntoni di ferro? Vedi quante gru perse nella foschia gialliccia? Stanno costruendo la Stazione. La attraverseranno scale mobili sempre in funzione che, a centinaia, lunghissime, sprofonderanno a zigzag nella pancia della montagna e sbucheranno sino a valle, a tremila metri più sotto. Ascensori di vetro scorreranno su e giù retti da cavi d’acciaio e  scivoleranno instancabili dentro tunnel verticali privi di luce. All’interno della Stazione sentirai risuonare nel vuoto un continuo frastuono. Clangore di ferraglia, cigolio di lontane galassie. Sempre in movimento eppure sempre vuota resterà la Stazione. Nessuno mai potrà mettervi piede. Sarà una Stazione piena di divieti, proibitissimo entrarvi. Schermi luminosi e segnali acustici sbarreranno la strada a chiunque.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

9
Il momento è quello che è la disorganizzazione deve essere tenuta il più alta possibile ha importanti applicazioni  il controllo Read more.
Portami a ballare un finale diverso (9)
Gli amici ritornano per te, andiamocene a casa e non ci pensare. Ci servirebbe un ponte a ponente per arrivare Read more.
quale magnifica (da INSETTI 2002)
il pianeta sta per chiudere quale magnifica condizione   l’associazione degli agonizzanti lambisce frenetica il periodo Read more.
COSE DEMENTE
parlo, io, invece, parlo come fosse pioggia, temporale di parole, parlo sempre, io, niente zitto mai, giusto il dormire, che Read more.
da I GIORNI QUANTI (111)
Di un collega al giornale racconta il fotografo. Via Mariano Stabile, tarda mattinata domenicale. Avevamo finito, avevo le fotografie, saremmo Read more.
monologo esteriore n. 4
non ho ancora imparato a pensare un pensiero alla volta con queste maree che inondano me tra la cucina [e Read more.
SONNO
Stiamo dormendo e mentre mi abbracci diventi un manichino. Diventi leggerissima e galleggi nell’aria. Siamo circondati dalle acque. Siamo circondati. Read more.
da DIARIO PALERMITANO (13)
Fragore assordante. Forse è caduto un palazzo. Con il motociclo svolto a destra; alle spalle, fumo e polvere. Svolto a Read more.
CHI SONO
mi chiamo Ettore Bultrini, di professione estrattore. C’è un ritorno di minaccia nella parola che designa il lavoro che faccio, Read more.