LA PIANISTA di Gaetano Altopiano

Chiamati al loro destino di semplici esecutori testamentari milioni di miei contemporanei dovrebbero corrispondermi un obolo. Non solo a me in verità, anche a qualche altro per quanto ne sappia: i miei contemporanei godano le loro piccole arti ma rendano ciò che va reso in misura maggiore. Io sono il futuro. Ai pochissimi come me, e a me, l’uomo deve un tributo che non si rinnova se non una volta ogni secolo. E non per denaro, ma per correttezza. Non importa la latitudine, io discendo direttamente da Cicerone, da Sant’Agostino e da Gengis Khan. Bevo l’acqua del fiume lattiginoso, e mi nutro di Manuka e di spinaci della Nuova Zelanda. Non assumo nient’altro. Femmina. Bianca, di razza asiatica. Anni 29. Y.W., pianista.

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