IL PROFETA DELLE PERIFERIE (6)

Prontamente intervenivano, quindi, le autorità in divisa, questurini e carabiñeros che intimavano: i permessi, dove stanno i permessi? Chi ha autorizzato questo corteo? Che cos’è questo casino e questa anarchia? Fermatevi in nome della Legge. Scioglietevi in nome dell’Onnipotente, dello Stato, della Famiglia e del Mercato… Ma i ragazzi tenennero duro, facendo il muso duro a tutti i proditori attacchi, ché Stephano Gotama li aveva avvertiti: la cosa per voi peggiore è, comunque, l’indifferenza, il passare come foste invisibili anime migranti… il loro odio è, in fondo, la prova che ora siamo visibili, che siamo lo specchio della loro cattiva, pessima coscienza… perciò diranno che siete degli idioti, diranno che date scandalo, diranno che recate offesa ai valori e ai voleri di chi comanda, che turbate la pubblica morale, le regole sociali… ma il vostro cammino è un cammino di salvezza e, dunque, non potete a nessun costo fermarvi.

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