GLI OCCHI DEL MARE COME FOGLIE

gli occhi del mare come foglie non si attaccano alle mani dopo la cottura. le onde maligne e pallide dicono che si sentono già abbracciate dall’infinito, ma lo guardano con indifferenza. nello spazio aperto sopra e sotto il mare un uomo solo e annoiato ha appeso sillabe avvizzite – i suoni esterni che probabilmente amiamo. le lettere al loro interno ancora brillano, lo stesso lampo grigio che ti graffia di tanto in tanto. non c’è soffitto d’estate; le formiche bruciano le ragnatele; la terra si allontana da me, si piega, si rivela, c’è solo cenere dentro e l’incontro con sguardi invisibili e lontani – aghi corti come lance, con una montagna in mezzo e scogliere tra di loro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

9
Il momento è quello che è la disorganizzazione deve essere tenuta il più alta possibile ha importanti applicazioni  il controllo Read more.
Portami a ballare un finale diverso (9)
Gli amici ritornano per te, andiamocene a casa e non ci pensare. Ci servirebbe un ponte a ponente per arrivare Read more.
quale magnifica (da INSETTI 2002)
il pianeta sta per chiudere quale magnifica condizione   l’associazione degli agonizzanti lambisce frenetica il periodo Read more.
COSE DEMENTE
parlo, io, invece, parlo come fosse pioggia, temporale di parole, parlo sempre, io, niente zitto mai, giusto il dormire, che Read more.
da I GIORNI QUANTI (111)
Di un collega al giornale racconta il fotografo. Via Mariano Stabile, tarda mattinata domenicale. Avevamo finito, avevo le fotografie, saremmo Read more.
monologo esteriore n. 4
non ho ancora imparato a pensare un pensiero alla volta con queste maree che inondano me tra la cucina [e Read more.
SONNO
Stiamo dormendo e mentre mi abbracci diventi un manichino. Diventi leggerissima e galleggi nell’aria. Siamo circondati dalle acque. Siamo circondati. Read more.
da DIARIO PALERMITANO (13)
Fragore assordante. Forse è caduto un palazzo. Con il motociclo svolto a destra; alle spalle, fumo e polvere. Svolto a Read more.
CHI SONO
mi chiamo Ettore Bultrini, di professione estrattore. C’è un ritorno di minaccia nella parola che designa il lavoro che faccio, Read more.