DAL PONTE

Appuntamento al ponte alle 18. Il poeta, n incognito nel suo impermeabile  chiaro, saliva dal lato passeggero. Si iniziava dallo stato del tempo, per inoltrarci tra vallette e colli con le luci riflesse ai finestrini che davano false indicazioni. Non so se fosse in cerca di qualcuno, conduceva lui verso l’Altopiano. Non ricordo come si potesse per ore parlare appassionatamente mangiando fiori di acacia. L’auto finiva dentro insolite prospettive. Da questo vero dagherrotipo, verso sera, vedemmo i fosfeni.

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