Portami a ballare un finale diverso (8)

Spegni la luce prima di uscirmi dal cuore, qualcuno sennò potrebbe pensare che sia ancora occupato. Colpiscimi e stordiscimi, se sei gelosa. Il tuo odore resta impregnato in ogni cosa e non è solo una questione di luce. Qualcuno ti ha vista appollaiata sui ricordi con gli occhi lucidi. Qual …

ASTRAGALO

Non so cosa pensano gli altri del proprio letto, magari nemmeno ce l’hanno, un letto, e perciò mi riesce difficile dire che io col mio letto ci vado molto d’accordo, lui giace inerte e io mi ci sdraio, e normalmente questa faccenda dura una cosa tipo sei sette ore. Mi …

Un canone sul pericolo di piacere I

Occhi pinare sput e qui lavoro leggondi are su tutte  le fedi e le divise ca ssiamo fare con gli occhi? guardare osservare vedere invidiare il non ho tempoper laai maloto il suono ma è so guardare meglio dire udire ascoltare ascoltare è quando fate atten hai zione alle minchiate …

CHECK-OUT

24 non sono bravo con gli addii con 12 niente stasera portami a vedere un film sdraia il tempo a rovescio nemmeno il padre sa quando arriva il suo tempo passa senza i 60 voltami l’aria. che fretta hai di andare? la notte non ti vuole indietro e il giorno …

ORA CHE NON PASSA

e taglia il fiato, s’arruginisce di bestemmie, s’infanga di rabbia, il Capo. Non ci arriva a trent’anni, ma suo padre, il Bellegri, il padrone, appena ha capito che s’era ammalvito e incordato, ha passato il testimone al delfino. Che poi ce l’ha, la faccia da mammifero – il muso largo, …

Alla follia di Banvard tutti (4)

In questa scena del film è inverno a Berlino. Durante il breve tragitto in metropolitana, lo sconosciuto disegna sul libro. Poi, giorno dopo giorno, colora con calma. Una volta finito, le dice: «mi sono chiesto se fosse giusto mandartelo. Appena mi sono accorto che ci stavo pensando troppo sono andato …

UN TAMBURO

Sono il tamburo di tutte le guerre, quando una guerra mi carezza la guancia, mi gratto il naso e sparo. Quando è ora, suono la tromba e sparo. Non ho lingua. Solo un cielo incivile sopra il mio teschio risolente. Riarmare l’Europa appena si può. Riarmare le faretre. Poi stampare …

IL VESTITO BIZANTINO – 71

Incrinata da un bavero di spine Sono il rampollo acido del monte L’aurora buia di chi lavora Di chi divora calessi principeschi Nel sonno del cipresso moribondo. Do comunque adito ai passeri Di prendersi le mollichelle necessarie Al vivo canto che li tradisce belli. Il cacciatore a caccia sempre boia …

TESTE

Dice che compaiono solo le teste e che sono di carne, vere e vive. Sembrano tagliate via da un corpo, ma sotto la gola la pelle è liscia come in certi calchi di gesso. Se sei maschio ti compare la testa di una donna, invece se sei femmina quella di …

quando c’era il cane

quando c’era il cane i nostri denti digrignavano i denti (fortunatamente c’era una sciarpa). la tua leggerezza era come una doppia anatra, quindi la lunghezza era doppia, e includeva caramelle. poi l’osso è esploso (nella pancia di legno) e l’altro osso dietro era una caramella al tonno (quindi non si …