LIETO

Lieto di letizia alcolica e transeunte mi adeguo al ciclico esplodere di gioie mondane, e mi vesto di nuovo e fresco, e pulito anche. Ma poi lo specchio malefico mi ricorda la mia faccia. Non va bene. Ho fondato un movimento politico a undici stelle: Distruggere Gli Specchi. Venceremos.

NOTTE

La notte serve alla calma, alla dimenticanza degli orrori del giorno. Alla quiete del riposo non tangibile dalle leggi di mercato. La notte, finalmente, non si produce una beata minchia e, volendo, si dorme. Oppure si rubano ore al sonno e si parla dei massimi sistemi, o dei minimi, è …

ORA DI CENA

Verso le otto, la sera, caliamo il nostro cestello dalla finestra, e il buon cuoco, da sotto, lo carica con la razione ordinaria di paccheri al polpo, o pasticciato di gallina, o spaghettoni al nero di seppia. O almeno: che io sappia è seppia. Divoriamo quei carboidrati lessi + scarse …

CAPITO

Che poi a ripensarci bene io mica lo conosco, il tipo. O almeno: mi sembra di no (poi magari, vai a sapere, una sbornia, e quello mi ricorda giovialone, spensierato – e invece no, che sono una testa di cazzo che lèvati da appena sveglio al primo sbadiglio). Si, ma …

BALLO MASCHERATO

Esco bello carico di anti depressivo e incontro le 469 morti bianche dal primo dell’anno ad oggi: quindi telefono a Camusso. Non risponde: sarà in spiaggia. Incontro il Debito Pubblico, che a lungo mi parla del Default. Si conoscono, a settembre daranno una festa; tra gli ospiti ci sarà Spread …

SENAPE

Porto fuori il cane, che mi deposita repente un bel merdone sul marciapiede giusto di fronte al portone del prete. Poi gira in tondo, il cane – al guinzaglio – ed emette sibili di veleno olfattivo sforzandosi visibilmente. Poi produce, sempre il cane, getti tipo idrante di pipì, a spruzzo, …

DUE RIGHE FA

Dispiace dirlo, in fondo era una cosa quasi simpatica. Diciamo che scendo: e vaffanculo se è mezzanotte – o le quattro. Vaffanculo se ero convinto oppure se ero distratto. I farmaci a volte lo fanno. In qualche modo però c’è un salvamento, una salvazione, una salvezza. Siamo salvibili? Quindi, dicevo: …

DOCCIA

Il panaio, per esempio, non è morto. Neanche il tizio del Bar Tabacchi, o il benzinaio – o la farmacista, nonostante la notte scorsa fosse di turno. Non è morta nemmeno la signora che abita qui di fronte: lavora in campagna e canticchia sempre quando esce di casa la mattina …

VOCI DI QUARTIERE

Dice la vicina sente le grida di litigi furiosi, la notte. Io, per parte mia, nego recisamente qualsiasi addebito. Del resto son sordomuto dalla nascita. Sono anche un po’ cieco. Cammino su una zampina sola – lo posso fare perché c’è il corrimano tra la mia stanzetta e il bagno, …

LETTURA PUBBLICA

Dietro al tizio che sussurra versi nel microfono c’è una grande finestra che dà sul corso: si vedono i passanti – assorti, svagati, melliflui. Siamo in una biblioteca, ci saranno si e no una ventina di persone. Il poeta indossa una giacca verde cupo, pantaloni neri e una maglia amaranto. …