ATTRAVERSO (II)

a strati. attraversa a fatica, anche volendo. volendo è una parola. stratificata. a strisce per lo più grossolane, di pasta ruvida, a grana grossa. mastica bene. lentamente, tranciando con cura. arriva in fondo. è tutto dire, ma in realtà

vuole attraversare. non è la prima volta. lo fa

lo fa spesso?

sì, lo fa così, senza pensare. mastica e poi rimette. fatica ad attraversare

grani di pasta grossa a strisce ruvide. così, ecco

lo fa, lo fa. lo sgrana

che modo, però. che modo qualunquista. strascicato. di portarsi. di attraversare

è ancora giovane, poi, no?

e osserva come se. sgrana lo sguardo come se. invece

inciampa, no.

saluta la cameriera. sì. ma con deferenza: è straniera

l’ascensore alle spalle, la hall

è a grana grossa. è

a pasta ruvida, ma almeno non è a strisce

fatica lentamente, suda. non è la prima volta

saluta a malapena l’uomo alla porta

ma che modo, che modo. è vero che

qui manca l’acqua e l’autostrada è appena potabile

guarda intorno, senza cura

trancia l’asfalto a passi corti e ruvidi. vorrebbe bere. la lingua sul palato è a grana grossa e ruvida. il cielo è di pasta corta, a grana grossa. pastoso, corto e grasso, si lascia masticare con fatica

potrebbe piovere. invece

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