ANUBI

con la lampadina accesa tra i denti sospeso nella piena luce del giorno di lato all’uomo che sfiletta acciughe salate da una latta rossa sul tassello di legno inclinato scavato a lama liscia e unto di squame e lische che cadono in un’altra latta stampata per esca a lato di piramidi d’olive bianche e nere senza egitto senza papiri tra mazzi di prezzemolo origano trecce d’aglio e il baccalà nella fontana a ciclo continuo anubi occhi rossi  tuffa le mani in un cassetto fresco di grano farine e pasta sfusa

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