Animalario (8) – LAROT

Il Larot è un tipo di usignolo diffuso in Turchia che canta solo arie di opere. Quando gli chiedono di gorgheggiare altro, lui risponde che “l’ora è fuggita, e muoio disperato! E muoio disperato! E non ho amato mai tanto la vita! Tanto la vita!” (Giacomo Puccini, Tosca, atto terzo).

La cultura popolare turca si riferisce al suo canto come a un qualcosa che delizia ma alla lunga annoia. Espressioni come “Il mio matrimonio è un Larot” o “Moda e automobili sono specchietti per Larot” sono di uso corrente nella lingua turca.

Si racconta che Mustafa Kemal Ataturk, padre della Turchia moderna, avesse provato a addomesticare un Larot insegnandogli a cantare l’inno nazionale. L’uccellino imparò la prima strofa a meraviglia, ma a partire dalla seconda il suo canto invariabilmente si trasformava in: “Tra voi saprò dividere il tempo mio giocando; tutto è follia al mondo ciò che non è piacer” (Giuseppe Verdi, La Traviata, atto primo).

Alla fine Ataturk optò per un merlo indiano.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

9
Il momento è quello che è la disorganizzazione deve essere tenuta il più alta possibile ha importanti applicazioni  il controllo Read more.
Portami a ballare un finale diverso (9)
Gli amici ritornano per te, andiamocene a casa e non ci pensare. Ci servirebbe un ponte a ponente per arrivare Read more.
quale magnifica (da INSETTI 2002)
il pianeta sta per chiudere quale magnifica condizione   l’associazione degli agonizzanti lambisce frenetica il periodo Read more.
COSE DEMENTE
parlo, io, invece, parlo come fosse pioggia, temporale di parole, parlo sempre, io, niente zitto mai, giusto il dormire, che Read more.
da I GIORNI QUANTI (111)
Di un collega al giornale racconta il fotografo. Via Mariano Stabile, tarda mattinata domenicale. Avevamo finito, avevo le fotografie, saremmo Read more.
monologo esteriore n. 4
non ho ancora imparato a pensare un pensiero alla volta con queste maree che inondano me tra la cucina [e Read more.
SONNO
Stiamo dormendo e mentre mi abbracci diventi un manichino. Diventi leggerissima e galleggi nell’aria. Siamo circondati dalle acque. Siamo circondati. Read more.
da DIARIO PALERMITANO (13)
Fragore assordante. Forse è caduto un palazzo. Con il motociclo svolto a destra; alle spalle, fumo e polvere. Svolto a Read more.
CHI SONO
mi chiamo Ettore Bultrini, di professione estrattore. C’è un ritorno di minaccia nella parola che designa il lavoro che faccio, Read more.