monologo esteriore n. 4

non ho ancora imparato a pensare un pensiero alla volta
con queste maree che inondano me tra la cucina
[e la camera da pranzo

prendo e scappo quello che basta per alleggerire la fame di un attimo
il canone del nutrizionista è scomparso mesi fa nel t9
sera onde ipnotiche dalla finestra e intorno alla casa
la tua faccia col sorriso vero e finto
“ho detto qualcosa che ti è andato storto?”
sono fatti miei il buco nell’ozono e il buco nel calzino
[non sono la stessa cosa
vorrei tentare la via del vuoto pneumatico per galleggiare
tra corpi che conosco succubi della verità
con questa richiesta di centro
vado senza premura e senza veli comunque vada
dicono che perdo tempo e aria ma io insisto su questo soliloquio
non ho anelli scrivo e mi rosicchio le unghie come? mi chiedono
tutti vogliono sapere
qualcosa che ci scaldi dentro una luce fioca il sonno senza sogni
il corpo cadere necessità di non pensarci
saltare come un gatto in braccio le mie figlie
un pensiero alla volta la prossima volta

 

 

(da ERRORE CRONOLOGICO, Il Convivio Editore, 2023)

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