VIRGOLA (due)

propria originalità ontica rispetto tracolla, un abito grigio e rimane interdetto sulla soglia, i due sosia non sapevano d’aver mai avuto un sosia, entrambi, inoltre, sono dal viaggio psichedelico indotto da quello che pareva un normalissimo romanzo vestiti allo stesso modo e alla stessa maniera reagiscono allo all’imperfezione del secondo sosia, suppone che scrivere il romanzo spavalderia del primo sosia, né il primo l’uomo alla cassa, dal sorriso beffardo, è l’autore del romanzo che loro credono di star leggendo, il primo sosia continua a leggere, attento, ossessivo, sbalordito ma stranamente lucido, realtà, il mondo d’uno dorata e fresca, ignora l’altro sosia, con timoroso orgoglio, i due sosia sanno l’inopportunità di qualsiasi sguardo o domanda tra loro, il secondo sosia è ormai certo leggendolo, sia sua esclusiva prerogativa e non dell’altro sosia, per questo ora è mosso da, né il secondo sosia, né tutti gli altri, già entrati nel bar, sospetteranno mai che un apparente incomprensibile sprezzo per l’uomo alla cassa, e paga con la stessa che il romanzo sull’incontro dei due sosia riguardi l’altro sosia e non lui, e, scrittore ignoto, la tentazione di il secondo sosia apre il libro, il primo esce e ha pagato, in verità, con un apparente incomprensibile sprezzo, entrambi si dimenticheranno della presenza l’uno dell’altro, perché minuti accade e fallisce, tutte le pagine future non sono ancora state scritte, fra due è lui che leggendo sta scrivendo il libro, o il suo sosia, di cui è la copia esatta, il secondo sosia si è seduto con la sua birra,

 

 

(da “Esercizi per narcisismi di ricerca, inedito”)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

9
Il momento è quello che è la disorganizzazione deve essere tenuta il più alta possibile ha importanti applicazioni  il controllo Read more.
Portami a ballare un finale diverso (9)
Gli amici ritornano per te, andiamocene a casa e non ci pensare. Ci servirebbe un ponte a ponente per arrivare Read more.
quale magnifica (da INSETTI 2002)
il pianeta sta per chiudere quale magnifica condizione   l’associazione degli agonizzanti lambisce frenetica il periodo Read more.
COSE DEMENTE
parlo, io, invece, parlo come fosse pioggia, temporale di parole, parlo sempre, io, niente zitto mai, giusto il dormire, che Read more.
da I GIORNI QUANTI (111)
Di un collega al giornale racconta il fotografo. Via Mariano Stabile, tarda mattinata domenicale. Avevamo finito, avevo le fotografie, saremmo Read more.
monologo esteriore n. 4
non ho ancora imparato a pensare un pensiero alla volta con queste maree che inondano me tra la cucina [e Read more.
SONNO
Stiamo dormendo e mentre mi abbracci diventi un manichino. Diventi leggerissima e galleggi nell’aria. Siamo circondati dalle acque. Siamo circondati. Read more.
da DIARIO PALERMITANO (13)
Fragore assordante. Forse è caduto un palazzo. Con il motociclo svolto a destra; alle spalle, fumo e polvere. Svolto a Read more.
CHI SONO
mi chiamo Ettore Bultrini, di professione estrattore. C’è un ritorno di minaccia nella parola che designa il lavoro che faccio, Read more.