Portami a ballare un finale diverso (2)

Nonostante Radio Roma Unita lanci violente notizie sulla banchina e tra gli avventori il lino bianco vada per la maggiore; mentre i latinos sono in soprannumero e i bangla seguono a breve distanza, c’è anche qualche autoctono sparuto. A me due spritz mi manderebbero alle cozze, dici tu. Non è roba per me. Almeno non hai vomitato in metropolitana, tuttavia avevi fatto bene a predisporti al peggio. Ti consiglio per il futuro del vino bianco o rosé e se proprio-proprio, birra. Era una caldissima sera d’estate quando trovammo tracce di una storia passata dalla stessa stazione, in quella stessa parte di mondo, che diceva (si fa fatica a crederlo): tra le piantagioni arroventate una cicogna era di consegna. Pensati libero, gli disse osservando le manovre della cicogna che finì di scaricare in pochi istanti. Dopo averle manifestato il suo apprezzamento, lui se ne andò. Senza voltarsi salì e l’aliscafo partì subito, impennandosi su ali d’acciaio futurista.

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