IL TEATRO ERA POVERO

il teatro era povero, povero e basta, e i registi ci rendevano pigri. consideravano la bonifica dell’asfalto
come una soluzione praticabile ai problemi dell’ozono, negli anni in cui passavamo dal motore
nascosto al motore artificiale. la mia mucosa è la pescatrice della brezza. il mio vestito di piume si
trova ancora sul confine di stato della pennsylvania, dove sta arrossendo sulla tua lingua. l’hotel in cui
studiavo per diventare cameriere sembrava una cerniera con un cappuccio, e non c’erano sigarette né
galline dai denti a sciabola. lei era una cosa volante che ha continuato, per almeno tre settimane, a
volare fuori dalla mia finestra, ferma come una fotografia, come un cherubino. adesso salto da un
ipotetico bosco, mi vesto di cielo e faccio ginnastica da solo.

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