SETTEMBRATA (6)

L’aria condizionata da poco sollievo e in compenso fa un rumore assordante, questo però non frena la mia voglia di scavare tra le righe che non ho mai scritto e che dovrei abbandonare: di te nel lontano di un bosco e di me che ti cerco e mi accorgo di essere bosco. Più che altro sembra un sogno, di quelli ad alto fusto che si fanno all’alba. Di quelli che preannunciano un risveglio in pieno sole, con gli occhi che, tra il fitto dei rovi, cercano punti di riferimento e non trovandoli tornano a chiudersi per abbandonarsi al Ponentino. Serpeggia non lontano la convinzione che presto ci ritroveremo corteccia a giudicare quanto abbiamo fatto in vita, per ripeterlo e sussurrarlo tra le fronde, pari pari in morte, il tronco tagliato, gli anelli del tempo
cancellati per sempre.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

9
Il momento è quello che è la disorganizzazione deve essere tenuta il più alta possibile ha importanti applicazioni  il controllo Read more.
Portami a ballare un finale diverso (9)
Gli amici ritornano per te, andiamocene a casa e non ci pensare. Ci servirebbe un ponte a ponente per arrivare Read more.
quale magnifica (da INSETTI 2002)
il pianeta sta per chiudere quale magnifica condizione   l’associazione degli agonizzanti lambisce frenetica il periodo Read more.
COSE DEMENTE
parlo, io, invece, parlo come fosse pioggia, temporale di parole, parlo sempre, io, niente zitto mai, giusto il dormire, che Read more.
da I GIORNI QUANTI (111)
Di un collega al giornale racconta il fotografo. Via Mariano Stabile, tarda mattinata domenicale. Avevamo finito, avevo le fotografie, saremmo Read more.
monologo esteriore n. 4
non ho ancora imparato a pensare un pensiero alla volta con queste maree che inondano me tra la cucina [e Read more.
SONNO
Stiamo dormendo e mentre mi abbracci diventi un manichino. Diventi leggerissima e galleggi nell’aria. Siamo circondati dalle acque. Siamo circondati. Read more.
da DIARIO PALERMITANO (13)
Fragore assordante. Forse è caduto un palazzo. Con il motociclo svolto a destra; alle spalle, fumo e polvere. Svolto a Read more.
CHI SONO
mi chiamo Ettore Bultrini, di professione estrattore. C’è un ritorno di minaccia nella parola che designa il lavoro che faccio, Read more.