I TUOI CAPELLI LUNGHIIIIIIISSIMI

Prima che il tempo ci rinserrasse tutti nelle nostre uccelliere d’ossigeno, passavamo le giornate a sdenodare foglie di mandarino, bizzocculi di terriccio, pagine di libri postlunari, mentre dai campi di grano giungeva qualche ruggito di luce. Laggiù una ruota di bicicletta girava a vuoto, persa fra orecchie e piedi. La polvere smossa da cinquecento scirocchi carezzava ogni cosa. I tuoi capelli come pesci canori si sdenodavano lunghiiiiiiissimi al vento.

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