MI AMI PER FAVORE? (X)

E quando avrò finito la Treccani?
– non farò battute ardite
su numeri e animali –
Sarò costretta a usare neologismi,
creare una sintassi d’avanguardia.
«M I A M I, P E R F A V O R E ?»
l’ho già detto
e se non lo capisci, lo modello.
Ma quando avrò finito la Treccani?
Vedrò di reinventare le parole:
«Me amori, favorevolmente?»
Andrò a rinfrescare il farfallino:
«Mifi afamifi, pefer fafavoforefe?»
Ricorrerò alla metasemantica:
«M’astràbili fortante, maleggia buscanova?»
Va be’ ma che vuol dire?
domanderai lecitamente.
Almeno il senso trovatelo tu
ché il tempo che ti dedico è già troppo
e certo non mi pagano per questo.
Ma se non ti descrivo non respiro
e poi ti penso almeno ogni secondo,
mi cade dalle mani il latte e piango,
mi parlano e non sento una parola,
seduta attendo il tuo ravvedimento.
Ti amo, signorina, sei contenta?
Andiamo a fare un giro intorno al mondo

 

 

 

(Viola Scutra,  da MI AMI, PER FAVORE ?  – barbiturici e altri medicamenti per l’amor perduto – Pandemica Pseudoedizioni 2020, opera pubblicata su autorizzazione dell’Autrice)

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