ora che (23) – marzo 1980 –

– ascolto summertime cantata da janis

– ascolto la signora locatrice di udine che protestò per il modo ‘ciecamente privo di commozione’ con cui é stata diffusa la notizia dell’eccidio a genova di 4 terroristi ragazzetti compiuto dalla polizia all’alba

– ascolto ancora lo stridore delle armi sovietiche impugnate dai ribelli afghani contro i soldati russi che tuonano con armi quasi-americane e c’é tant’altro che tutti i miei pori stanno ascoltando

– perciò la qualità dei miei divertimenti non può prescindere da un preliminare gesto di dissociazione delle prerogative del sapere e del nonsapere e allora dico che se vedi una porta la porta c’é e se vedi un prigioniero c’é un prigioniero e io vedo e non vedo la porta sopratutto non vedo il prigioniero

– io so che il prigioniero non c’é e questo sapere é uno dei miei divertimenti

– nello stesso tempo qualche minuto dopo avermi letto e riletto tu telefoni

‘che fai?’

‘mi sto divertendo con l’inutile desiderio di vederti’

‘perché é inutile’

‘perché tu non ce l’hai’

‘non é vero’

‘allora vediamoci’

‘non posso’

‘e allora lasciami divertire’

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