TI CHIAMANO COMANDANTE

Sei un cameriere. Non più un uomo in rivolta. Curi le unghie dei piedi alle grasse puttane e corri dove ti chiamano. Ti chiamano tutti comandante. Anche i bambini, ai quali prepari le esche magnetiche per pescare nella fontana. Né più trapezi o tremori esistenziali. Sguardi – allo strillo di comandante – incrociano il tuo per la comanda. Non finisci di compilarne una che da dieci, venti, trenta tavolini ti chiamano. Ma a te non gira la testa. Si crea un mulinello di voci in trattoria. Tanti comandante cominciano a roteare in forma di pistola nella tua testa ma tu non perdi la concentrazione: sei tu il solo comandante. Un consiglio pratico per ricordare il piatto di ogni cliente è quello di compilare la comanda in senso orario partendo dalla persona di riferimento.

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